CATANIA – Ricordate il loro motto “Give back to the community”? I Marines s continuano a restituire con gratitudine qualcosa alla comunità e lo fanno impugnando scope e sacchi neri. In piena sintonia e allegria pare non sentano per niente il caldo tropicale e l’afa che in queste ore stanno investendo la città dell’elefante. Non molto tempo fa avevamo lasciato un gruppo di militari americani ripulire parte del lungomare, da piazza Nettuno al solarium di Ognina. Come quella, anche questa odierna è un’iniziativa di volontariato sponsorizzata dal Rotary Ct e Duomo 150. Piazza Calì, il luogo scelto, alle spalle di piazza Eroi d’Ungheria.
Tra un rastrello e un altro il tenente di vascello Travis Miller, ufficiale responsabile reparto logistica aerei Aviation support division commenta a LiveSicilia: “Abbiamo già fatto in passato iniziative similari. Questo fa parte della nostra cultura, ci piace ricambiare l’ospitalità della Sicilia”. Insieme a loro, anche i membri del NAVSUP della stazione aeronavale della Marina Usa Sigonella, quaranta militari in veste di pulizieri, ma anche semplici cittadini catanesi si sono prestati a dare il proprio contributo.
“Continua la collaborazione tra i militari americani e i Rotary clubs Catania Ovest e Duomo 150 – commenta orgoglioso a LiveSicilia Catania Alberto Lunetta, public affairs office Us Navy Sigonella – con lo scopo di rendere più vivibili aree di notevole interesse culturale e sociale”. “Voglia di pulizia” è la campagna dei Rotary che ha sposato quella americana dal nome “community relations”. “Non soltanto pulizia – prosegue Lunetta – prossimamente i militari incontreranno i bambini di librino, andranno in case di riposo per anziani e aiuteranno delle chiese a svolgere le attività di mensa”.
Il materiale per la ripulitura (sacchi, guanti, scope, rastrelli ecc.) è stato fornito dall’amministrazione comunale e dalla Oikos, intervenuto anche l’assessore D’Agata che, dopo aver bevuto in compagnia degli americani un succo d’uva ha così concluso: “la città di Catania non può che ringraziare questi uomini e queste donne. Siamo orgogliosi e contenti di avervi qui”.