Salemi, l'ultimo saluto a Marisa Leo: "La notte nel nostro cuore"

Salemi e l’ultimo saluto a Marisa Leo: “La luce del suo sorriso” VIDEO

I funerali della giovane donna uccisa dal suo ex. L'omelia del vescovo di Mazara del Vallo.
IL FEMMINICIDIO
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4 min di lettura

Il dolore senza riposo. Un guizzo martellante che mozza il respiro. Le lacrime per una giovane donna, voluta bene da tutti, uccisa da un uomo violento. E quel sorriso, che è diventato il centro di molte narrazioni, che era una cosa viva, ma, qui, non lo vedremo più. E poi la speranza, nonostante tutto, con un soffio di dolcezza. Che ci sia un luogo per non perdersi – ovunque, in qualsiasi forma, poco importa -. Qualcosa che dia sollievo all’immensità di una perdita.

Salemi saluta Marisa Leo, vittima di femminicidio, nella chiesa madre affollata, con un maxi-schermo, all’esterno, per seguire i funerali, grazie al Comune, dove la giovane donna era apprezzata per il suo lavoro. Salemi dice addio, con il lutto cittadino, con le parole nobili e affettuose del suo Pastore, il vescovo di Mazara del Vallo, Angelo Giurdanella. Ecco i passaggi più intensi della sua omelia.

La notte nel cuore

“Carissimi mamma e papà, familiari, amici e colleghi di Marisa. Carissimi fratelli e sorelle della comunità ecclesiale e civile di Salemi, presbiteri e diaconi. Ci ritroviamo qui, oggi, smarriti e sgomenti. Tutti assetati di una parola che spenga la sete del nostro spirito affranto e faccia ardere il nostro povero cuore rimasto congelato dalla drammatica vicenda accaduta alla nostra Marisa. La morte di Marisa ci ha fortemente scosso ed è calata la notte nel nostro cuore”.

Le parole e il dolore

“Permettetemi di dirvi con tutta sincerità e delicatezza – prosegue l’omelia – che il momento richiede: io non ho parole mie che siano all’altezza di tanto dolore. Mi trovo qui, come voi, per condividere lo strazio di una situazione che ci supera da tutte le parti e ci fa piangere lacrime amare, resa ancora più cruda e più triste se guardiamo negli occhi della piccola (il riferimento è alla figlia, ndr), privata dai legami fondamentali della vita”.

“Vorrei condividere con voi una parola “altra”, una parola “alta” che il Vangelo riassume e la vita di Marisa esprime: l’Amore di Dio ricevuto e donato. ‘Chi ama è passato dalla morte alla vita’. Se oggi siamo tutti qui e in tanti è perché crediamo che il tempo dell’amore è più lungo del tempo della vita. Marisa con la sua carica, di bene, di intelligenza, di amore ci insegna ad avere più paura di una vita sprecata e sbagliata che di una vita bella e buona anche se accorciata tristemente da una morte ingiusta. Ci ricorda che dobbiamo avere più paura di una vita incolore, inodore e insapore che di una vita breve ma piena di bene, aperta alla luce e alla gioia sempre condivisa”.

Il sorriso di Marisa

Parole che scuotono e approfondiscono i sentimenti fortissimi di questi giorni. Davanti all’altare, ecco la bara, arrivata alle 15.30, con la foto di Marisa Leo. In prima fila, i familiari, i vertici delle cantine ‘Colomba bianca’, l’assessore regionale alla Famiglia, Nuccia Albano e una rappresentanza delle ‘Donne del vino’.

A ottobre realizzeremo a Mazara del Vallo il progetto sul vino al quale stava lavorando Marisa. Lo faremo per lei”, ha detto Roberta Urso, presidente delle ‘Donne del vino’ in Sicilia, intervenendo durante le esequie. “Marisa, tu nutrivi bellezza nel mondo che ci circonda. Tu sei stata la combattente n.79. Noi vogliamo continuare una battaglia di civiltà in sua memoria. L’essenza delle donne non è merce di scambio. Marisa, non diteci che scompare…”. In chiesa anche l’intervento del sindaco di Salemi, Domenico Venuti: “Oggi c’è tanto male in quello che stiamo vivendo. In questa chiesa c’è l’intera città che si mostra vicina ai genitori di Marisa, a Mauro e Veronica. Oltre le parole dobbiamo tradurre in azioni concrete quello che Marisa ci ha lasciato. Non è più tollerabile che azioni di violenza vengono quasi considerate come azioni amorevoli. Da qui l’impegno delle comunità. Io mi vergogno di essere un maschio, troppe donne uccise. Non è questa la società che vogliamo, che in maniera sonnolenta stiamo accettando”.

Le parole di Mauro

“In questo momento così doloroso ringrazio tutti coloro che ci sono stati vicini, istituzioni, amici, colleghi di lavoro di Marisa e tante altre persone che, seppur non l’hanno conosciuta, hanno manifestato vicinanza. Tutto ciò è quello che ci sta dando la forza di andare avanti”. Questo il commiato di Mauro, il fratello.

“E’ la stessa forza che aveva Marisa a dare una vita serena a sua figlia. Rispettare significa stare attento a chi si ha accanto quando parliamo di vittime di femminicidio significa uccidere due volte quella donna, come Marisa. La luce di mia sorella è nel sorriso della sua piccola che ora sta con noi. Non possiamo lasciare sole le donne, dobbiamo aiutarle a sostenerle nelle loro battaglie. Le donne non sono merce di scambio”. Doveva esserci una vita bellissima e c’è un funerale, con gli applausi all’apparire del feretro oltre l’ingresso della chiesa. Ma quel sorriso è il dono che rimane nel cuore di tutti, con la sua incancellabile dolcezza.

Il saluto con gli applausi VIDEO


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