“Si sta stringendo il cerchio attorno al latitante numero uno, Matteo Messina Denaro. L’operazione dello Sco della Polizia a Trapani è un passo decisivo perché si è fatta terra bruciata attorno al boss dei boss: sono ottimista che al più presto sapremo catturare anche lui”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, parlando dell’operazione antimafia conclusa a Palermo in cui, ha aggiunto, “é stata smantellata la rete postale del latitante più pericoloso”. Maroni ne ha parlato nel corso dell’inaugurazione del body scanner all’aeroporto di Malpensa.
“Quello inferto oggi alla mafia siciliana è un colpo durissimo, non tanto e non solo per i numerosi arresti e perquisizioni in diverse città italiane; ma, soprattutto, perché è stata smantellata buona parte della rete di complici e favoreggiatori messa in piedi dal boss Matteo Messina Denaro per favorire la propria latitanza e, al contempo, per comunicare ordini e disposizioni agli affiliati all’organizzazione criminale”. Lo afferma, in una nota, il ministro della Giustizia Angelino Alfano, commentando la notizia dell’operazione Golem 2. “Ai magistrati della procura distrettuale antimafia palermitana, agli uomini del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e delle Squadre Mobili di Trapani e Palermo – aggiunge il guardasigilli – esprimo la mia gratitudine per questo straordinario successo, frutto di un impegno investigativo incessante, importante tappa per assicurare al più presto alla giustizia il boss Matteo Messina Denaro, attuale capo di Cosa nostra”.
Appresa la notizia dell’importante operazione antimafia messa a segno dalla Polizia di stato di Trapani e Palermo, che ha portato al fermo di diciannove persone, tra cui Salvatore Messina Denaro, fratello del boss Matteo ancora latitante, il presidente del Senato, Renato Schifani, esprime le sue più sincere congratulazioni alle Forze dell’ordine e alla Magistratura. “Questo risultato fondamentale nella lotta alla mafia – ha precisato il Presidente Schifani – costituisce un ulteriore conferma della capacità, professionalità e competenza di quanti, Forze dell’ordine e Magistratura, continuano senza sosta a contrastare la criminalità organizzata nella difficile terra di Sicilia, che ha però voglia di riscatto.