MARSALA – E’ stato avviato in Corte d’assise, a Trapani, il processo per l’omicidio del sessantenne Antonino Titone, pregiudicato di Marsala, ucciso nella sua abitazione di via Nicolò Fabrizi, il 26 settembre 2022. Imputati sono Giovanni Parrinello, 42 anni, anche lui pregiudicato, e la compagna Lara Scandaliato, entrambi di Marsala, come la vittima.
La difesa
Oggi, la difesa della donna ha chiesto la perizia psichiatrica per l’imputata al fine di verificarne la capacità di intendere e volere al momento del fatto. Il pm si è opposto. Sulla richiesta i giudici decideranno il 16 ottobre.
La rapina e il delitto
La coppia è accusata anche di rapina, perché si è impossessata del portafogli della vittima che aveva un debito con Parrinello per una fornitura di droga. Pare sia stata questa la causa scatenante del delitto. Fu Scandaliato, lo stesso giorno dell’omicidio, interrogata dai carabinieri, ad accusare il compagno Parrinello e a far ritrovare l’arma: un piccolo piede di porco con il quale furono inferti 27 colpi al cranio al Titone. Subito dopo i fatti, in caserma, la donna aveva raccontato di aver aspettato fuori, mentre il compagno colpiva a morte il Titone.
L’arresto della donna
Lo scorso 10 giugno, però, anche la donna è finita in carcere: gli investigatori hanno approfondito la sua versione e scoperto che la donna sarebbe stata con Parrinello dentro l’appartamento e che avrebbe partecipato al delitto. Ad arrestarla sono stati la squadra mobile di Trapani e i carabinieri di Marsala, insieme a poliziotti del commissariato marsalese e a carabinieri della stazione di Favignana, dando esecuzione a un’ordinanza emessa dal Gip di Marsala.