MASCALI. E’ una lunga, sterminata distesa di rifiuti e cenere quella che si apre davanti agli occhi dei vacanzieri, negli ultimi due chilometri che separano la strada statale 114 a Mascali dal lungomare di Fondachello. In quella da tutti conosciuta come la strada dell’ex maneggio, teatro in passato anche di corse clandestine di cavalli, il degrado è ormai uno status quo da tantissimi anni.
Marciapiedi e carreggiate sono costantemente invasi da sacchetti, ingombranti, scarti edili e oggetti di ogni genere. Una vera e propria maxi discarica a cielo aperto, a pochissima distanza da uno dei litorali più affollati della riviera ionica. Impossibile per i pedoni percorrere i marciapiedi. Ogni duecento o trecento metri, cumuli di immondizia ne impediscono il passaggio.
Quei pochi chilometri, complice la scarsa illuminazione notturna, sono divenuti nel tempo meta privilegiata per l’abbandono incivile di rifiuti. Da tempo però quella strada, prima poco frequentata, è divenuta una delle più trafficate, snodo viario indispensabile per alleggerire la viabilità lungo la statale Sicula Orientale e lungo la litoranea, soprattutto nei fine settimana. E quelle immagini non rappresentano di certo uno sfondo da cartolina, per un comune che fa del turismo la sua vocazione naturale.
Ancora una volta il tentativo di contattare i commissari straordinari, per chiedere risposte, non è andato a buon fine.