MASCALUCIA – Gli ispettori della polizia municipale Salvatore Lionti, Mario Valastro e Rita D’Agata in seguito a una segnalazione arrivata al comando, hanno effettuato un accertamento all’interno dell’appartamento di una villa costruita su due piani con giardino, sito in Via Reina, 15 a Mascalucia. Dal sopralluogo effettuato i pubblici ufficiali hanno accertato, quella non era la sede di un’associazione culturale, ma risultava essere una sorta di casa di riposo abusiva. Nell’appartamento di via Reina, attrezzato ad ospizio clandestino non vi erano le autorizzazioni previste dalla legge, nessuna iscrizione all’albo regionale, neanche in quello comunale. Nell’immobile erano stati creati sedici posti letto. Nella struttura abitavano 17 anziani di cui quattro disabili. Su diciassette anziani ricoverati una di essi aveva compiuto 100 anni. Le condizioni igienico sanitarie dei quattro disabili alloggiati di cui due allettati e due su sedie a rotelle, risultavano buone così come quelle degli altri anziani. La costruzione, non presentava l’abbattimento di barriere architettoniche e la scala con supporto per disabili. Inoltre il personale formato da due donne che prestavano assistenza agli ospiti, non erano in regola con il contratto di lavoro.
La titolare, alla richiesta della documentazione attestante il possesso delle autorizzazioni, si è giustificata dicendo che la struttura era aperta solo da due mesi, deposizione che confliggeva con le dichiarazioni di alcuni anziani che affermavano di essere ospiti da circa due anni. Svolti i controlli di rito, l’assistente sociale Corsaro ha subito relazionato i fatti al sindaco Giovanni Leonardi che ha provveduto immediatamente a informare i carabinieri dei Nas e a prendere i dovuti provvedimenti. Il sindaco di Mascalucia Giovanni Leonardi, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento tempestivo dei Vigili Urbani dichiarando: “E’ un nostro dovere vigilare sul territorio per prevenire e denunciare ogni forma di abuso o mancanza del rispetto delle leggi, l’intervento tempestivo ha bloccato in tempi brevi una situazione che sarebbe potuta diventare ben più grave a scapito degli anziani e dei disabili di quella struttura non autorizzata”.
