PALERMO – “E’ inaccettabile utilizzare la vicenda di Termini Imerese nello scontro tra il governo nazionale e l’esecutivo guidato da Crocetta per chiudere il bilancio della Regione. Le risorse previste dall’accordo di programma quadro per il rilancio del polo industriale termitano e la salvaguardia dei posti di lavoro non si toccano e non possono diventare elemento di ricatto per i dissidi interni al Pd”. Lo dice il segretario regionale della Fiom Roberto Mastrosimone. “I 350 milioni di euro destinati a Termini Imerese sono frutto della lotta degli operai. Ricordiamo a Crocetta che si tratta di una battaglia lunga, iniziata nel 2009, quando al governo della Regione c’era Raffaele Lombardo. Del resto – conclude – non capiamo come si possano annunciare scelte di questo tipo: cinque giorni fa i sindacati hanno incontrato gli assessori siciliani al Lavoro e alle Attività produttive e i vertici di Blutec per discutere dei percorsi di riqualificazione e formazione degli operai”.
La risposta del segretario regionale della Fiom (nella foto) all'ipotesi di un utilizzo dei soldi del Cipe destinati al rilancio dello stabilimento industriale ex Fiat per coprire il buco di bilancio.
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