Matteo Messina Denaro, la malattia e la scelta di tornare a casa

Messina Denaro, la malattia e la scelta di tornare a casa

Il padrino ha cambiato la sua strategia
PRESENTE E PASSATO
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C’è un prima e un dopo nella vita di Matteo Messina Denaro. La malattia ha fatto da spartiacque fra il Messina Denaro guardingo e riservato e il Messina Denaro che doveva curarsi e a partire dal 2020 ha scelto di farlo in Sicilia, abbassando il livello di protezione.

Prima gestiva in maniera maniacale ogni dettaglio per non farsi acciuffare. Era un fantasma, anche se la mappa dei suoi viaggi è ricca. Poi il fantasma si è materializzato, di sicuro a partire dal 2020, a casa sua. A Campobello di Mazara, ad una manciata di chilometri da Castelvetrano dove è nato, nulla ha fatto per passare inosservato.

In tanti lo hanno visto, incontrato e riconosciuto ma hanno tenuto la bocca chiusa. Si è fatto curare ed operare. Prima a Mazara del Vallo e poi a Palermo. Ci sono tante altre visite, in studi medici privati, a Palermo, Trapani e Marsala per patologie diverse dal cancro. Ritornando in Sicilia ha iniziato a vivere come un uomo qualunque, facendo affidamento su una rete sicura di favoreggiatori.

Il boss, di fronte alla grave malattia che si trova costretto ad affrontare, avrebbe scelto di avvicinarsi alla sua famiglia, come fece suo padre. Ricercato da più di 8 anni, Don Ciccio Messina Denaro è stato ritrovato morto il 30 novembre 1998 nelle campagne di Castelvetrano, stroncato da un infarto. Aveva 78 anni. Una telefonata anonima giunta al centralino del commissariato di Castelvetrano segnalò un cadavere nelle campagne tra Castelvetrano e Mazara del Vallo.

Matteo Messina Denaro ha scelto di trascorrere gli ultimi anni allentando la maniacale cautela del passato: le cene, le amiche, gli spostamenti. Per recuperare la vita persa fino ad allora e, forse, nella convinzione che nessuno avrebbe sospettato che l’uomo più ricercato al mondo viveva come un uomo qualunque.

Per due anni, forse più ha avuto ragione. Le prime pedine della catena siciliana di protezione sono già cadute. Ne cadranno altre, ma la stagione più misteriosa è legata al periodo antecedente alla scoperta della sua malattia. Questo signore che usava WhatsApp, leggeva libri, appemndeva alle pareti del covo stereotipati cinematografici, faceva i selfie con i medici come se nulla fosse è stato uno sanguinario assassino di uomini, donne e bambini. Ed è stato un uomo di affari dalle mille relazioni, tutte ancora da svelare.


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