PALERMO – Un maxi piano per rilanciare l’occupazione e contrastare la povertà in Sicilia con un investimento di 242,77 milioni di euro, fondi che il governo di Rosario Crocetta pensa di recuperare attraverso la rimodulazione del Po Fse 2007-2013. Il progetto è contenuto nel dossier che l’Autorità di gestione sta sottoponendo al Comitato di sorveglianza del Po Fse, che da oggi è riunito a Palazzo d’Orleans per esaminare lo stato di attuazione del programma per il Fondo sociale europeo e analizzare la nuova programmazione 2020-2014.
Un documento anticipato già due mesi fa da Live Sicilia, e presentato dall’allora dirigente generale Anna Rosa Corsello alla commissione bilancio dell’Ars. Per finanziare il “piano straordinario di interventi per l’occupabilità”, così viene definito nel dossier governativo, l’autorità di gestione propone nell’ambito della rimodulazione del Po Fse una riduzione complessiva del 14,87%, diminuendo il cofinanziamento nazionale del 45,4% (173,30 mln) e quello regionale del 33,33% (69,48 mln) e di conseguenza aumentando l’impegno del Fse dal 63,8% al 75%. “Si tratta di un piano, al momento in fase di elaborazione – si legge nel documento – con cui la Regione siciliana intende contrastare e prevenire, con risposte concrete, la crescita della disoccupazione, in particolare di quella di lunga durata, delle componenti adulte del mercato del lavoro (tra i 35 e i 64 anni) sia arginare la diffusione della povertà”.
Previsti “politiche per il rafforzamento e il collocamento di lavoratori adulti che si trovano in uno stato di disoccupazione da oltre 12 mesi anche sostenendone percorsi per l’avvio di micro imprese e di opportunità di lavoro autonomo” e “il rafforzamento degli interventi a sostegno della mobilità professionale”. Un impegno necessario “a fronte di una condizione occupazionale che, come per i giovani, anche per gli adulti, sta assumendo caratteri di vera e propria emergenza sociale, come dimostrato dal disagio rappresentato dalle ormai continue quotidiane manifestazioni pubbliche di protesta e di richiesta di lavoro”. Nel piano spazio anche alla copertura degli interventi di compartecipazione al pagamento degli ammortizzatori sociali in deroga, 40 mln per l’Avviso 18 per la formazione specialistica di operatori socio-sanitari e 7 mln per l’attuazione di 20 interventi per la creazione di imprese innovative di qualità di spin off di centri di ricerca.
Intanto, emergono i nuovi dati sulla spesa dei fondi comunitari da parte di Palazzo d’Orleans. La Regione finora ha speso il 57% dei fondi del Po Fse 2007-2013. Il dato, al 31 luglio di quest’anno, è contenuto nello stesso dossier. Su un plafond di 1,632 mld, la spesa certificata ammonta a 924,94 milioni. In alcuni casi i rami dell’amministrazioni non sono riusciti a spendere nemmeno un euro, come per l’asse V “transnazionalità e interregionalità” che ha una dotazione di 21,9 milioni. Male anche l’asse I, quello su “adattabilità”: rispetto a una dotazione di 35,29 mln la spesa è di appena 1,65 mln. All’asse occupabilità, invece, sono stati destinati 741 mln 992 mila euro: la spesa certificata è pari a 504,96 mln su una dotazione di 741,99 mln, per l'”inclusione sociale” l’amministrazione ha speso poco pù della metà: 62 mln. Per l’asse ‘capitale umano’ 330,86 mln su 644,83 mln mentre per l’assistenza tecnica la spesa è di 23,17 mln su 48 mln.