Maxi sequestro di prodotti cinesi | "E' merce pericolosa" - Live Sicilia

Maxi sequestro di prodotti cinesi | “E’ merce pericolosa”

Scoperti anche quattro lavoratori in nero.

siracusa
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SIRACUSA – Oltre 800 mila prodotti pericolosi e/o contraffatti sequestrati, una persona segnalata per violazione della normativa sulla privacy, una denunciata per contraffazione marchi e quattro lavoratori in ‘nero’ individuati sono il bilancio di una operazione di controllo della guardia di finanza di Siracusa a negozi gestiti da cinesi nel capoluogo e in provincia. I militari hanno riscontrato irregolarità in sette esercizi commerciali. I titolari dei negozi, a Siracusa, Augusta, Lentini, Noto, Avola e Pachino, sono stati segnalati anche alla Camera di commercio per violazioni alle norme del Codice del consumo) e per la successiva confisca e distruzione dei prodotti sequestrati, che erano messi in vendita senza la certificazione prevista dalle normative dell’Ue e senza i requisiti di sicurezza previsti dal codice del consumo. Le apparecchiature elettriche quali caricabatterie, dispositivi per la cura della persona, accessori per la telefonia, etc, sono risultate prive di istruzioni in lingua italiana, senza la spiegazione delle modalità di utilizzo e assemblate con materiali particolarmente scadenti. Nelle attività gestite da cinesi la Guardia di finanza ha individuato “profili di criticità e possibili fenomeni di illegalità di tipo fiscale ed economico finanziaria” e da un censimento delle nuove attività e da un monitoraggio costante degli esercizi già esistenti è emersa una “crescente presenza sul territorio di negozi cinesi”.

Per la Guardia di Finanza “gli imprenditori cinesi riescono a essere particolarmente competitivi perchè non rispettosi delle varie leggi nazionali e comunitarie perché violano la normativa sul lavoro sfruttando la manodopera “in nero”, vendono prodotti privi delle previste indicazioni, quindi pericolosi soprattutto se utilizzati dai bambini, violano la privacy dei cittadini con impianti di videosorveglianza che non rispettano le norme in materia di protezione dei dati personali ed evadono le imposte.

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