RIPOSTO. Sono trascorsi sette giorni esatti. Sette giorni oggi da quella mattinata tragica e orrenda. Quella nella quale hanno trovato la morte, sotto i colpi d’arma da fuoco, Melina Merlino e Santa Castorina. Ad ucciderle la stessa mano, quella dell’ergastolano Salvatore, detto Turi, La Motta finito poi suicida. Ripercorrere quanto accaduto una settimana fa è un esercizio crudele ma necessario affinchè non si dimentichi il martirio di due donne innocenti e inconsapevoli di un destino affogato nel sangue.
Oggi, nel giorno dei funerali delle due donne, Riposto è a lutto.
Le esequie di Santa Castorina (49 anni) verranno officiate questa mattina alle 10.30 nella chiesa Santi Apostoli; quelle di Melina Merlino (48) saranno celebrate le pomeriggio, alle 15.30, nella chiesa Maria Santissima del Carmelo.
Gli esami autoptici
Nella giornata di giovedì scorso, è stata effettuata l’autopsia in ognuno dei tre colpi martoriati.
In carcere rimane il 55enne Lucio Valvo accusato di avere accompagnato La Motta in almeno il primo degli omicidi: l’uomo si è dichiarato estraneo ai fatti.
Intanto i Sacerdoti delle Parrocchie del Comune di Riposto hanno reso noto che consegneranno un messaggio oggi e domani al termine delle Sante Messe. Eccolo, in versione integrale: “L’omicidio ed il suicidio sono dei mali deprecabili che vorremmo non succedano mai: non appartengono al naturale decorso dell’esistenza e quando accadono generano soltanto dolore, ribellione e rifiuto interiore poiché c’è stata la violazione di quanto più prezioso possediamo: la vita! La vita – ogni vita – è sacra e non va mai violata; è dono di Dio perché ha in lui la sua origine: ci ha creati a sua immagine e somiglianza”.
“Possiamo – in noi e nell’altro – riconoscere sempre questo soffio vitale che ci rende tutti fratelli perché figli dell’unico Padre. La nostra Comunità quel sabato mattina è stata ferita tre volte. Che fare adesso? Da dove ricominciare? Assecondare la tentazione del chiacchiericcio e dei facili giudizi, non rende giustizia al valore della vita, che va sempre rispettata ed amata appunto perché sacra. Se le nostre parole, al contrario, aiutano a dare luce alla verità, allora lì c’è amore e rispetto per la vita. Questo tempo che ci sta davanti sia quindi l’occasione preziosa e opportuna per prendere consapevolezza del valore della nostra esistenza: impariamo ad amare sempre più noi stessi per voler bene l’altro”.
“Dobbiamo avere tutti la consapevolezza che qui a Riposto non siamo in pochi, ma siamo in tanti ad amare e rispettare la vita, ne sono la riprova le innumerevoli iniziative civili e religiose che ci contraddistinguono quotidianamente. In sinergia con le Istituzioni civili ed educative, alle Associazioni e Movimenti del volontariato ed alle Forze dell’Ordine promuoviamo sempre i valori che stanno a fondamento della nostra collettività: il senso civico, il senso di comunità, il rispetto delle regole ed il rispetto della vita di tutti nella sua sacralità. In ultimo – ma non perché meno importante – al nostro dolore e dispiacere non possiamo che unire la nostra preghiera, perché il Signore di ogni misericordia e la Madonna – che proprio sabato abbiamo festeggiato come la Vergine Immacolata di Lourdes – donino conforto a chi piange questi lutti e ci aiutino a ricordare a chiunque con impegno e coraggio che la vita mai deve essere violata”.