Palermo, mercato low cost | Diamanti è il colpo rosa - Live Sicilia

Palermo, mercato low cost | Diamanti è il colpo rosa

La campagna acquisti estiva dei rosanero non entusiasma la piazza puntando su giovani promesse e profili con diverse primavere sulle spalle.

Calcio - serie A
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PALERMO – Che quello rosanero fosse un mercato fortemente condizionato dalla spending review dettata dal presidente Zamparini lo si sapeva fin dalle prime battute di quest’ultima finestra estiva, che il club di viale del Fante faticasse così tanto per trovare dei rinforzi per rendere competitiva la formazione di Davide Ballardini forse nemmeno il patron friulano però poteva aspettarselo. Se poi in mezzo ci si mette un cambio in corsa fra direttori sportivi, con Rino Foschi che lascia dopo un mese e mezzo d’immobilismo in cui le uniche operazioni registrate sono quelle in uscita (vedi Gilardino e Vazquez che si accasano rispettivamente ad Empoli e Siviglia precedendo Sorrentino e Maresca, ndr) per poi lasciare la patata bollente della costruzione della squadra al neo arrivato Daniele Faggiano, allora il bilancio di un mercato poco esaltante è presto spiegato.

L’obiettivo affidato all’ex dirigente del Trapani era infatti più che arduo: rimpiazzare con un budget esiguo (circa 10 milioni di euro, ndr) le cessioni dei pezzi pregiati della rosa ricercando nel mercato profili altrettanto validi che andassero a rispettare il nuovo tetto ingaggi fissato dalla società. Ecco che dopo l’attaccante macedone Nestorovski, acquisto chiuso ancor prima che terminasse l’ultimo campionato proveniente dall’Inter Zapresic, e il ritorno dalla positiva parentesi al Brescia di Carlos Embalo, i siciliani dopo settimane di voci a metà luglio muovono la casella ingressi con gli arrivi dell’esperto difensore centrale serbo Rajkovic, in scadenza con i tedeschi del Darmstadt e acquistato per sostituire Gonzalez, e con la giovanissima promessa ungherese classe ’96 del Puskas Academy Roland Sallai, entrambe operazioni suggerite dall’intermediario del presidente Zamparini Curkovic.

Il primo colpo targato Faggiano è il centrocampista Gazzi proveniente dal Torino. L’uomo d’ordine voluto da Ballardini, con quattro stagioni di militanza con la maglia granata, fin dall’esordio nell’amichevole contro il Marsiglia mette in chiaro che una maglia da titolare sarà sua anche nelle gare successive, medesimo percorso che qualche settimana dopo segue anche il terzino sinistro Haitam Aleesami. Il norvegese di origine marocchina acquistato dal Göteborg conquista subito i suoi nuovi tifosi già nel match di Coppa Italia contro il Bari facendo dimenticare relativamente presto Achraf Lazaar che nelle battute finali del mercato volerà al Newcastle.

Ma il piatto forte degli interventi il d.s li riserva nell’ultima settimana di trattative. In sequenza arrivano l’olandese Bouy di proprietà della Juventus e dalla scuderia di Mino Raiola, il playmaker brasiliano Bruno Henrique a lungo inseguito dai rosanero in una trattativa estenuante con il Corinthians, e sopratutto Alino Diamanti, trequartista ex Brescia e Bologna, che il d.s campano riesce a chiudere in una trattativa lampo con i cinesi del Guangzhou e che in un sol colpo riesce ad esaltare un ambiente fino a quel momento rassegnato ad un squadra priva di estro e fantasia quale quella in possesso del folletto di Prato.

Gli ultimi giorni di trattative però, con la rincorsa al sogno Balotelli e ad un portiere di esperienza da affiancare al giovane Posavec, non fanno altro che deludere gradualmente la tifoseria che ora dopo ora vede prima sfumare del tutto la suggestione Super Mario in rosanero, con l’attaccante che finisce ai francesi del Nizza in grado di poter offrire un ingaggio fuori dalle tasche dei siciliani, e in sequenza tanti altri obiettivi inseguiti nel corso dell’estate (Ciofani, Falcinelli, Trotta, Iemmello, Galabinov, Raicevic) virando infine sullo svincolato Gonzalo Bergessio, colpo più legato al passato dell’ex Saint Etienne e Catania piuttosto che sul reale peso tecnico specifico che l’argentino potrebbe offrire, tanto che ad intervenire sulla trattativa è lo stesso Zamparini facendo saltare il tavolo delle trattative con ‘El lavandina’ che a sorpresa non indossa la maglia rosanero.

Un mercato dunque sotto il segno dei mancati colpi e dell’austerità, così lontano dalle stagioni in cui la dirigenza investiva con forza su campioni già affermati (Toni, Amauri, Miccoli) o strappando talenti alle grandi d’Europa per poi vederli esplodere all’ombra di Monte Pellegrino (Cavani, Pastore, Hernandez e da ultimi Belotti, Dybala e Vazquez), che non ricuce dunque lo strappo già esistente fra i supporters rosanero e il proprio presidente che ha provato fino all’ultimo a regalare un colpo in grande stile ma che, in quella che probabilmente sarà ricordata come una delle sue ultime campagne acquisti prima del l’imminente cessione, lascia in dote al tecnico Ballardini uno degli attacchi più spuntati della storia rosa nella massima serie.


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