MESSINA – I gol di Gustavo e Barisic non bastano al Messina per espugnare il “Tursi” di Martina Franca e tornare al successo che manca dal 19 marzo. Nell’atto conclusivo della stagione, i giallorossi riescono comunque a strappare quel punto che vale il biglietto per il tabellone principale della Tim Cup, raggiungendo anche quell’obiettivo che era stato prefissato all’indomani della salvezza raggiunta con largo anticipo.
Adesso è arrivato il momento di staccare un po’ la spina prima di pensare al futuro. Società e giocatori molto presto si siederanno attorno ad un tavolo per stabilire le mosse future, con i dirigenti intenti a trattenere i pezzi pregiati della rosa. Tra questi c’è sicuramente Diogo Tavares, che proprio in maglia giallorossa ha vissuto la sua miglior annata riuscendo a raggiungere la doppia cifra. L’intenzione della società è quella di trattenere il giocatore, anche se c’è ancora qualche passaggio da limare: “Ho detto più di una volta che sono felice qui e che vorrei rimanere a Messina. Ma sulle trattative non entro mai nel merito, spetta invece al mio agente. Ho dialogato con il mio procuratore e mi ha detto che non ha ancora raggiunto un accordo con la società, né a livello di cifre né sulla durata del contratto. Ci sono stati dei contatti ma ancora non c’è niente di concreto. Abbiamo concluso il campionato, onorando ogni partita, sia per i nostri tifosi, che per la società e gli stessi avversari. Non abbiamo regalato niente a nessuno, è stato giusto così anche per la città e noi stessi”.
A Martina ha messo a segno il suo nono gol della stagione, al termine di un’annata iniziata tra tanti problemi fisici e poche presenze. Ma quando è arrivata la continuità sul capo, Gustavo ha iniziato a regalare prestazioni da giocatore in grado di cambiare la partita: “Il Martina sta lottando per salvarsi e noi siamo venuti qua, sapendo che avremmo affrontato un avversario pronto a lottare fino all’ultimo. Dovevamo trovare degli stimoli in più per fare bene, pur non avendo assilli di classifica. Siamo stati bravi a conquistare il pareggio e a trovare ancora una volta la forza mentale per dare il massimo. Adesso io sono libero e lascio tutto in mano al mio procuratore, che parlerà con la società. Prenderò il primo aereo per il Brasile e mi godrò un po’ la famiglia. Sinceramente la “saudade” (la nostalgia, la malinconia, ndc) ce l’ho, perché non li vedo praticamente da un anno”.
