MESSINA – “Sono emozionato sicuramente, anche se magari non lo do a vedere. Credo che il risultato abbia premiato il lavoro fatto e i messinesi abbiano dato tanta fiducia a Federico Basile. Il risultato è storico. Vincere al primo turno vuol dire puntare al 40%: ci speravo, ci speravamo ma 46 per cento è un ottimo risultato”. Queste le prime parole di Federico Basile da trionfatore al primo turno nella competizione delle Amministrative della Città dello Stretto.
Esce sul palco di piazza Duomo, accanto ai suoi amici Cateno De Luca, il portavoce di Sicilia Vera e il presidente di Sicilia Vera rispettivamente Ismaele La Vardera e Pippo Lombardo e il deputato Nino Germanà. Proprio circa 20 giorno la nascita ufficiale del progetto del Movimento Meridionalista.
“Da quattro mesi, parlavamo di continuità su un’azione importante che è stata fatta su questo territorio – spiega Basile -. La gente lo ha compreso e ha premiato il rapporto con il territorio oltre che me. Ha bocciato chi è venuto da Roma o da Palermo a fare chissà cosa. Il buon governo ha pagato e questo è solo in punto di partenza che ci condurrà a sfide molto più importanti”. La generazione di Basile, quella che rispecchia i 40enni, ha potuto influire sulla propensione della comunità peloritana. L’approccio è stato all’insegna di uno svecchiamento, secondo Basile, che ha inserito i contenuti in questa campagna elettorale. Sulle variabili del voto disgiunto non entra ancora in merito perché bisogna fare strada sulle sezioni. Però la storicità di una vittoria al 46% resta e va sottolineata.
Analisi delle liste
“Le liste hanno fatto la loro parte e l’analisi va realizzata a risultato ultimato – sentenzia con raziocinio Basile -. Le azioni saranno portate avanti con più serenità anche in Consiglio comunale. Il ragionamento sarà presto più ampio perché questa è una vittoria di contenuto, di persone che hanno lavorato, che hanno saputo lavorare e che continueranno a lavorare”.
Il piano di riequilibrio sarà l’elemento da cui si ricomincerà perché è rimasto impantanato che ci aprirà alla programmazione della macchina amministrativa. Basile ha capito con la sua esperienza da consigliere di quartiere che le periferie sono un punto di riscatto della città e che pian piano possono fare crescere l’intero comprensorio. D’altronde da sud a nord, in tutti i villaggi e circoscrizioni Federico Basile a quanto pare “è piaciuto per essere così votato”. È quanto afferma lui stesso argomentando sul suo riscontro in queste zone.
Cosa farà da neo sindaco
Adesso è contento e può ringraziare i fedelissimi in una piazza Duomo. Da adesso in poi dovrà stare sotto ai riflettori per quanto sia stato abituato a svolgere il ruolo più da tecnico nel suo passato da guardiano dei conti di Palazzo Zanca. “Continuerò a monitorare i conti così come mi avete visto fare – incalza – però conserverò quel piglio che avete visto in questi ultimi due – tre mesi”. Infine ringrazia i concittadini che lo hanno seguito per strada, nelle dirette Social e nel voto “perché hanno compiuto un’azione che nessuno si aspettava: col cuore e con coscienza e l’avete fatta per Basile e per la città tutta”.
Un momento anche per i rivali
Ai suoi avversari invece dice che “forse se avessero guardato ai problemi di questa realtà senza concentrarsi sulle grandi star provenienti dal Governo centrale o dalla Regione, a quest’ora, chissà, i risultati sarebbero stati diversi. Da ringraziare c’è anche l’onorevole Germanà che con Prima l’Italia è riuscito a staccarsi dalla vecchia politica e ha fornito un apporto sostanziale al nostro progetto, al di là dei colori politici, credendo nel valore di ciò che abbiamo raggiunto in questi anni”.