Messina, c'è chi dice "no al Tribunale nel palazzo ex Cassa di risparmio" - Live Sicilia

Messina, c’è chi dice “no al Tribunale nel palazzo ex Cassa di risparmio”

Petizione a Nordio e Schifani

MESSINA – Associazioni culturali messinesi in campo per scongiurare la destinazione d’uso dell’ex Cassa di risparmio Vittorio Emanuele a tribunale civile. Le associazioni hanno promosso per martedì 10 ottobre, alle 17, nella chiesa di Santa Maria Alemanna, una conferenza aperta al pubblico.

Il cartello di associazioni

Europa-Mediterraneo, Amici del Museo-Franz Riccobono, Fondazione Antonello da Messina, Archeoclub Area integrata dello Stretto ed Experiences concordano infatti sull’opportunità che “l’unico edificio storico nel cuore della città, opera dell’architetto Ernesto Basile, esponente del modernismo internazionale e del Liberty, sia destinato a centro di esposizioni sull’arte e sulla storia di Messina, città senatoriale carente di un Palazzo di rappresentanza quale centro di riferimento per visitatori e croceristi cui offrire un compendio multimediale delle preziosità presenti sul territorio”. La contiguità con l’ex chiesa di Santa Maria Alemanna, la più prestigiosa testimonianza di arte medievale nel Mediterraneo, sopravvissuta al terremoto, costituisce peraltro un motivo aggiunto. Ne parleranno: Cosimo Inferrera (AEM), Luigi Montalbano (Amici del Museo), Giuseppe Previti (Fondazione Antonello), Rosanna Trovato (Archeoclub Stretto), Sergio Bertolami (Experiences); Moderatore il docente di geologia ambientale Giovanni Randazzo.

Una petizione a Nordio e Schifani

L’intento è di sollecitare l’amministrazione comunale a rivalutare questo programma, concordare con i vertici degli uffici giudiziari una nuova soluzione e suggerire una ristrutturazione del Palazzo liberty sul modello di importanti progetti realizzati in altre realtà. Si punta anche a proporre iniziative di valorizzazione del patrimonio storico-monumentale esistente. La petizione che ne scaturirà sarà inviata anche al ministro della Giustizia Carlo Nordio e al presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.


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