Messina Denaro, la maestra Laura Bonafede resta in carcere

Messina Denaro, la maestra Laura Bonafede resta in carcere

Respinto il ricorso della donna legata sentimentalmente al padrino

PALERMO – Ricorso respinto. Resta in carcere Laura Bonaefede, la maestra di Campobello di Mazara, sentimentalmente legata a Matteo Messina Denaro. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Palermo. La donna si trova in carcere dal 13 aprile scorso con l’accusa di aver coperto la latitanza del capomafia trapanese.

Bonafede è indagata per favoreggiamento aggravato e procurata inosservanza della pena. L’indagine è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia, dall’aggiunto Paolo Guido e dai pm Gianluca De Leo e Piero Padova.

La donna avrebbe coabitato con il padrino. Dopo un periodo di lontananza dettato dalla paura di essere scoperti, i due erano tornati ad incontrarsi. Sono stati immortalati dalle videocamere del supermercato durante un fugace incontro davanti al banco dei salumi.

Anche nei periodi di lontananza hanno mantenuto una fitta corrispondenza. Di recente la donna avrebbe provveduto alle necessità di vita quotidiana del latitante. Laura Bonafede è figlia del capomafia deceduto Leonardo, ma è anche cugina del geometra Andrea Bonafede, l’uomo che ha prestato l’identità al boss per curarsi, del dipendente comunale e omonimo che ha provveduto a fargli avere le ricette mediche, e di Emanuele Bonafede, uno dei vivandieri del padrino arrestato insieme alla moglie.

La maestra è sposata con il mafioso ergastolano Salvatore Gentile, in cella per aver commesso due efferati omicidi su ordine proprio di Messina Denaro. La procura aveva chiesto l’arresto anche della figlia della Bonafede, ma il gip ha respinto l’istanza.


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