I pizzini di Messina Denaro | Il padrino e la nuova Cosa nostra - Live Sicilia

I pizzini di Messina Denaro | Il padrino e la nuova Cosa nostra

Il presunto boss di Sambuca di Sicilia, Leo Sutera, fotografato mentre legge un pizzino del latitante in un rudere di campagna. Il padrino di Castelvetrano muove i fili della riorganizzazione della mafia nelle province di Palermo, Trapani e Agrigento.

LE FOTO ESCLUSIVE
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Leo Sutera nelle campagne di Sambuca di Sicilia

PALERMO – Sarebbe l’ultima traccia della presenza di Matteo Messina Denaro in Sicilia. Una traccia recente e inquietante. C’è il padrino di Castelvetrano dietro le nuove strategie di Cosa nostra. Strategie che inglobano le province di Trapani, Agrigento e Palermo.

Contrada Pandolfina, nelle campagne agrigentine di Sambuca di Sicilia. Sono le 13,49 dell’11 giugno scorso. Un uomo si muove tra i vigneti. Entra in un casolare. Tre minuti dopo esce e si sposta in una zona ombrosa. Si siede e tira fuori un pizzino dalla tasca. Quell’uomo è Leo Sutera. Quel pizzino, ne sono convinti gli investigatori, lo ha scritto Matteo Messina Denaro. La consegna del biglietto è solo l’ultimo di una serie di episodi. I boss, su ordine del capomafia di Castelvetrano, stanno ridisegnando la mappa del potere. Alcuni protagonisti di questa nuova stagione di intrecci sono stati arrestati. Altri, invece, sono ancora a piede libero.

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Il casolare e stazione di posta del latitante

In manette è finito Leo Sutera, uno che fino al suo arresto nel giugno scorso, due settimane dopo la foto, faceva parte della cerchia ristretta di persone in contatto con il superlatitante. Il 23 ottobre è toccato pure a Gaetano Maranzano, indicato come il capofamiglia di Cruillas, e Cosimo Michele Sciarabba, il mister x del summit di mafia di Villa Pensabene a Palermo. Il giovane Sciarabba, come rivela il numero di “S” in edicola, è considerato vicino ai pezzi da novanta dei mandamenti di Misilmeri, Porta Nuova, Pagliarelli e Noce, molti dei quali ancora in libertà. I nomi di Maranzano e Sciarabba fanno parte delle informative dei carabinieri del Ros che erano davvero sicuri di potere arrivare a Messina Denaro seguendo Sutera.

Maranzano e Sciarabba sono stati più volte intercettati durante le loro trasferte in terra trapanese e agrigentina. Hanno incontrato Sutera. Con lui hanno parlato faccia a faccia. Il mittente del foglio di carta che tiene in mano Sutera, dunque, secondo gli investigatori, non può che essere qualcuno che ha nei pizzini l’unica via di comunicazione. Quel qualcuno è Messina Denaro. Di quali interessi si sono fatti portavoce Maranzano e Sciarabba? Per conto di quali famiglie mafiose si sono presentati agli appuntamenti con Leo Sutera?

I fronti investigativi aperti riguardano tutte e tre le province coinvolte nei progetti di Matteo Messina Denaro. Progetti che prevedono l’interessamento in prima persona del padrino corleonese. Già, corleonese come la sua famiglia mafiosa di origine. La stessa da cui sarebbe partita una richiesta precisa. Dal carcere qualcuno avrebbe indicato in Messina Denaro l’uomo giusto per difendere gli interessi dei corleonesi detenuti. Di quali interessi si tratti e chi sia l’interessato sono temi top secret.


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