PALERMO – Si piange per i morti e si prega per i feriti. Due incidenti in poche ore segnano a lutto la provincia di Messina. Un venerdì maledetto nei giorni che precedono il Natale.
La tragedia sulla Salerno-Reggio Calabria
Due tragedie sulle strade. La famiglia Pellegrino stava andando a Napoli per le feste. Guidava il padre Antonio, a bordo c’erano la moglie, Marina Calabrese, 39 anni, e i due figli di 10 e 3 anni. Lungo la Salerno-Reggio Calabria il maxi tamponamento, la loro Opel finisce sotto un Tir, il groviglio di lamiere.
Mamma Marina e la piccola Aurora non ce l’hanno fatta. Ora bisogna sperare che i sopravvissuti, affidati alle cure dei medici, si rimettano presto. Non sono in pericolo di vita e avranno bisogno di sostegno morale.
I Pellegrino vivono a Santo Stefano di Briga, una frazione di Messina dove gli appuntamenti natalizi sono stati sospesi. Il padre gestisce un’azienda di prodotti per il giardinaggio, la moglie era casalinga. Si dedicava a tempo pieno ai suoi figli.
“La comunità scolastica partecipa con vivissimo cordoglio al dolore dei familiari e prega per il papà e il fratellino attualmente ricoverati in ospedale”, dicono dalla scuola frequenta da Aurora. Sull’incidente della autostrada Salerno-Reggio Calabria è stata aperta un’inchiesta.
“Preghiamo tutti insieme per le anime di Marina e della piccola Aurora, è un notizia che sconvolge e stordisce i nostri cuori”, dicono nella parrocchia di San Giovanni retta da don Matteo Culletta dove la bambina frequentava il catechismo.
L’incidente sulla Palermo-Messina
“Non potevi sopportare la morte di tua madre e così eccoti con lei”, scrive un amico della terza vittima della strada, Milena Paratore, 40 anni di Oliveri. Viveva a Falcone e lavorava con il padre sindacalista a Barcellona Pozzo di Gotto.
Un mese fa aveva perso la mamma. L’auto su cui viaggiava è finita fuoristrada e si è ribaltata. Milena è morta sul colpo sulla Palermo-Messina. Era in compagnia di due amici, rimasti feriti e trasportati in ospedale.
Un incidente autonomo sulla cui dinamica va ancora fatta chiarezza, tappa di una via crucis di dolore e morte sulle strade.