Messina, Croce: la destra non è divisa, salvo posizioni isolate - Live Sicilia

Messina, Croce: la destra non è divisa, salvo posizioni isolate

L'intervento del candidato per la corsa a sindaco nella città dello Stretto all'apertura della campagna elettorale
VERSO LE AMMINISTRATIVE
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PALERMO – “Non vedo un centrodestra diviso, ma unito al netto della posizione di un deputato della Lega che ha scelto di percorrere una strada diversa”. A dirlo il candidato a sindaco di Messina del centrodestra Maurizio Croce presentando oggi pomeriggio ufficialmente la sua candidatura nella sede del comitato elettorale.

“Penso – ha proseguito – di vincere al primo turno. Se arriverò al ballottaggio mi batterò. Credo che sia un momento storico per questa città. Abbiamo un salvadanaio che si chiama Pnrr con cui dobbiamo necessariamente far ripartire la città attraverso la creazione di progetti e visioni strategiche che facciano diventare Messina una città del futuro. Per fare questo credo che un tecnico sia la persona giusta per mettere in campo le giuste forze ed ottenere l’obiettivo”.

In corsa per sindaco a Messina ci sono Federico Basile scelto da Cateno De Luca per Sicilia Vera e appoggiato anche dalla Lega di Salvini, quella di Franco De Domenico per il Centrosinistra appoggiato dal PD e M5S, Cambiamo Messina dal basso e altri movimenti civici, quella di Salvatore Totaro, per Futuro Trasparenza e Libertà, quella di Gino Strurniolo appoggiato da movimenti di estrema sinistra, e appunto quella di Maurizio Croce per il Centrodestra.

Durante la presentazione della candidatura Croce ha parlato del Ponte sullo Stretto di Messina. “La posizione del centrodestra – ha detto – è assolutamente univoca: siamo stati sempre a favorevoli all’opera, e anche la mia posizione personale è sempre stata a favore”.

“I punti principali del mio programma – ha spiegato Croce – sono la riorganizzazione della macchina amministrativa che presenta delle lacune anche in virtù di pensionamenti e di depauperamento delle risorse umane. La macchina amministrativa deve essere in grado di sviluppare delle progettualità necessarie ed indispensabili per questa città. Poi c’è il problema della zona falcata, così come e della ex Fiera e da qui – ha aggiunto il candidato sindaco – bisogna partire battendo i pugni e andando a discutere con il governo nazionale, cercando di far tornare nelle competenze dell’amministrazione comunale delle aree che sono state scippate a questa città”.


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