Messina, la corsa degli outsiders: in campo Totaro e Sturniolo - Live Sicilia

Messina, la corsa degli outsiders: in campo Totaro e Sturniolo

Alla ricerca di volti nuovi ma non troppo.
AMMINISTRATIVE
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MESSINA – Alla ricerca di volti nuovi ma non troppo. Le candidature a sindaco di Messina come chance ai gruppi politici preesistenti. Il suo attivismo sui temi caldi della città e dell’Italia intera è inequivocabile (tanto che si è intestata la battaglia dei No Vax di un Movimento popolare e la sua campagna è stata trasversale da Messina a Roma a Palermo). Si può non essere d’accordo sugli argomenti esposti da lui però gli diamo atto che si tratti di una persona che ha sempre portato avanti e difeso le sue idee. L’ex consigliere comunale di Palazzo Zanca Daniele Zuccarello si propone di nuovo oggi alla stampa consapevole “di dare forse un dispiacere a qualcuno nel trovarsi in mezzo a questo teatrino politico”, come dichiara lui stesso. Ma ha voluto lanciare la sua manovra civica di candidatura a sindaco indipendente con il medico No vax Salvatore Totaro, premettendo di non volersi candidare e di volerci “mettere la faccia”. La stessa operazione avverrà a Palermo il prossimo 9 aprile con un altro candidato a sindaco per il capoluogo. A condividere e pilotare questo progetto è il suo Movimento Futuro Trasparenza Libertà con la sigla Ftl.

Il ritorno in pista

 

  

Per il pregresso degli ultimi due anni, Zuccarello e i suoi seguaci vengono aggregati in un “emisfero No Vax” e lui stesso si precipita a diradare la nube di questa etichetta. Secondo l’ex consigliere, ciò che è stato intessuto fino ad oggi ha una trasversalità che riguarda le battaglie per la tutela dei diritti costituzionali in materia di salute pubblica e di libertà individuale, soprattutto per le cure domiciliari e la prevenzione. “Il percorso politico sta prendendo una strada diversa rispetto alla questione Green pass che vorrei fosse superata senza strumentalizzare – predica Zuccarello -. Non abbiamo più voglia di vedere la politica locale, regionale e anche nazionale sfruttare il potere per le proprie ambizioni e interessi personali. Non scendo in campo per me stesso ma per un piano condiviso perché in questa città la politica è stata abbattuta da oltre dieci anni e temo che succederà anche in questa manche elettorale perché la cittadinanza è stanca”. 

Con chi correrà il Movimento “zuccarelliano”?

Questa nuova corrente sarà appoggiata dal Movimento Ucdl (ovvero Unione per le cure, i diritti e le libertà) dell’avvocato Eric Grimaldi, a sostegno di un uomo della società civile che si è sempre speso per il territorio. “Insieme a lui – tuona Zuccarello – vogliamo vincere ed entrare nel Consiglio comunale. E invitiamo quante più persone ad avvicinarsi ad ogni livello nazionale, regionale e provinciale”. La parola è andata al candidato a sindaco ufficiale Totaro che ringrazia sia Zuccarello che Grimaldi per non aver fatto spegnere le tematiche che interessano la salvaguardia della salute e dell’essere libero. “Ho sentito la necessità di fare questo passo lavorando al cospetto del cittadino – chiarisce il nuovo competitor – che deve reagire alla paura e a volte non sa come fare per tutte le regole imposte. Sono stato spinto dal mio bisogno di dare, il mio aiutare è sempre stato genuino e non è motivato da velleità personali. Ho già la mia attività di medico che mi gratifica e gratifica la gente che si rivolge a me a tutte le ore del giorno e della notte”. Totaro aiuta da sempre, lo fa per professione e per natura umana, come sottolinea. Entra nel sociale a viso aperto e non di soppiatto. Il medico vuole trasmettere fiducia e restituire alle persone il senso del proprio dominio e della capacità di riscatto, alla fine di biennio di pandemia, in cui c’è ancora molta confusione. “Il mio modo di sentire il popolo è questo – confessa con semplicità Totaro -. La mente deve essere libera e non soggiogata per riprenderci il nostro sorriso e il nostro cuore.                   Noi cerchiamo di dare verità alla moltitudine, vogliamo arrivare al cuore con la meritocrazia, senza millanterie, senza promesse, senza pregiudizi e regalie. Intendiamo recuperare il merito e il benessere”. Totaro si presenta come la soluzione alternativa e mobilita la partecipazione della collettività che è delusa dai programmi disattesi e che non andrebbe neppure a votare. Il suo slogan è: “Finalmente a Messina una buona novella” dove la buona novella non è lui ma l’entusiasmo che lega i cittadini nel partecipare alla vita della propria città per ristabilire l’ordine di quei diritti calpestati. “Siamo il nuovo e siamo stati già il nuovo negli ultimi anni lottando per la trasparenza e la libertà – aggiunge Totaro – e siamo pronti ad accogliere chi ha i meriti. Non andremo a cercare i voti casa per casa, parlerà il nostro operato nel passati recente e per me anche in un passato remoto che mi ha visto accanto ai fragili e poveri anche per la mia attività professionale e l’essere persone perbene”.      

La Sinistra punta su Sturniolo

Già consigliere comunale in epoca del Management Accorinti, Luigi Sturniolo viene schierato come candidato a sindaco da un’altra porzione civica della società con la sigla “Messina in Comune”. A 60 anni decide di fare il salto con il supporto di una Sinistra estrema, fatta dai radicali e non solo. Ma specialmente da quei team comunisti e “sinistrorsi” che lo hanno accompagnato nelle lotte più simboliche contro il Ponte sullo Stretto e contro la guerra. Appartiene non a caso a quella Rete “No Ponte” che si è unita poi al Movimento accorintiano di Cambiamo Messina dal Basso nelle elezioni del 2013. La sua è formazione umanistica in quanto bibliotecario can una laurea in Beni Culturali. Sempre determinato contro le politiche prevaricanti, Sturniolo ha contestato la gestione di Cateno De Luca con esplicite proteste in piazza come ha criticato e infine dissociati dopo essere entrato in urto con Accorinti nel corso del suo mandato, fino alle dimissioni con l’altra consigliera Nina Lo Presti. Ad allontanarlo del tutto, le strategie sul piano finanziario del Comune. Adesso, Sturniolo rappresenta la mossa alternativa e una candidatura “di rottura”, che sicuramente non ammette ricongiungimenti con il Centrosinistra.                   

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