Messina, l'umiltà di Martinelli: |"Ricordarsi da dove veniamo" - Live Sicilia

Messina, l’umiltà di Martinelli: |”Ricordarsi da dove veniamo”

Il difensore fa il punto della situazione dopo le prime dodici gare di campionato e guarda al match che domenica opporrà i giallorossi alla Juve Stabia.

MESSINA – Punto di forza in campo, ma anche patrimonio per la società. Luca Martinelli è arrivato a Messina con la nomea del difensore di razza e mai descrizione fu più azzeccata. L’ex difensore dell’Empoli (Per lui quest’anno anche una presenza in Serie A con gli azzurri) è fresco di rinnovo fino al 2018, un attestato di stima che conferma ulteriormente quanto la società del presidente Stracuzzi punti su di lui. Apparentemente distaccato, Martinelli sta imparando a convivere con una piazza che lo vedrà protagonista ancora per molto tempo: “Sono molto contento, spero di restare qui ancora a lungo perché credo nel progetto e poi ormai c’è sintonia con la società e la città – ha dichiarato Martinelli – mi hanno parlato fin da subito di un programma a lungo termine ed ho accettato subito”.

Vivere alla giornata tenendo sott’occhio obiettivi ambiziosi, è difficile ma è questo il compito del Messina: “Non dobbiamo mai dimenticare da dove siamo partiti – ha continuato il difensore giallorosso – perciò godiamoci quanto di buono stiamo facendo, ma anche la classifica ci dice che non possiamo porci limiti ma restando sempre con i piedi ben piantati per terra. Sarebbe bellissimo raggiungere obiettivi inaspettati, ma cerco di non illudermi altrimenti ci rimango male”. Guardando la classifica non può che fare impressione il + 7 rifilato dalla Casertana alle inseguitrici: “Stanno mantenendo un andamento impressionante e gli vanno riconosciuti tutti i meriti del caso. Noi siamo consapevoli dei nostri mezzi, il campionato è molto equilibrato e le partite lo dimostrano visto che sono spesso decise da episodi. Proprio per questo dobbiamo prima arrivare a quota 40 per raggiungere la salvezza, poi eventualmente ci focalizzeremo su altri obiettivi”.

Adesso però ai giallorossi spetta il compito più duro, battere la Juve Stabia per dimostrare che Catanzaro è stata solo una partita storta: “Sarà una partita difficile perché loro sono una squadra tosta che sta dimostrando il proprio valore, però noi vogliamo vincere per fare felici i nostri tifosi – ha dichiarato – noi dobbiamo guardare solo in casa nostra ed essere consapevoli di quello che possiamo fare. Catanzaro è stata una battuta d’arresto, una partita storta nell’arco di una stagione può capitare”.


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