Messina, ora bisogna dare tutto |Lucarelli: "Col Cosenza è decisiva" - Live Sicilia

Messina, ora bisogna dare tutto |Lucarelli: “Col Cosenza è decisiva”

Dopo il successo ottenuto in casa del Lecce, il tecnico giallorosso invita a non mollare la presa.

calcio - lega pro
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MESSINA – Il Messina piazza il possibile colpo salvezza. La zampata di Anastasi al minuto 66’, consente ai peloritani di sbancare il “Via del Mare” di Lecce e di rimettere le cose a posto dopo l’imprevisto ko interno contro il Melfi. Una prestazione di grande acume tattico e di cuore quella espressa dai peloritani, che hanno fatto prevalere le proprie maggiori motivazioni rispetto ai salentini, ormai “condannati” ai playoff dopo aver cullato a lungo il sogno della promozione diretta.

Per i giallorossi, a +4 sulla zona playout ma con la spada di Damocle di un’imminente penalizzazione, a questo punto diventa fondamentale il match di domenica prossima al “Franco Scoglio” contro il Cosenza. Attraverso i microfoni di Radio Amore, Cristiano Lucarelli chiama a raccolta i tifosi: “È un risultato pesante ed è stato difficile. Fino alla fine hanno provato a recuperare, come era giusto che fosse. Abbiamo approfittato di una leggera distrazione e della pigrizia che si può avere quando hai ormai raggiunto il tuo obiettivo. Ad ogni modo evitiamo i toni trionfalistici, la partita con il Cosenza va preparata con lo stesso atteggiamento feroce. Ed i meriti non sono miei, sul carro salgono a condividerli anche il mio staff e i tifosi”. Dopo la sconfitta con il Melfi serviva una reazione: “La squadra in un momento di difficoltà ha battuto un colpo, mostrando di avere gli attributi. Mi auguro a questo punto che anche i messinesi ci diano una mano, non ci bastano i soliti 2mila dello zoccolo duro. Devono spingerci ad un obiettivo che si sta facendo desiderare ma potrebbe essere più vicino dopo questa vittoria. Ho insistito su testa, stomaco e fegato. Ho visto un grande Musacci, ma hanno fatto bene anche gli altri. Dobbiamo ringraziare Rea ed Anastasi, che non erano al meglio, e il rientrante De Vito. Avevamo trovato un assetto con il 4-3-1-2 e abbiamo dovuto giocoforza stravolgerlo per assenze cruciali, come quella di Foresta. È chiaro che se ti manca l’asse portante, carismatico e tattico, le prestazioni possano risentirne”.

Lucarelli però si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa: “Nel calcio basta fallire una partita e vieni aggredito e giudicato. Per noi quest’anno c’è stato poco di normale, ho cercato di tenerne fuori la squadra attaccando una parte dei giornalisti. Con il Catania invece avevo alzato la mano, dicendo che era colpa mia. Quando siamo lucidi centriamo l’obiettivo e penso anche alle gare conFondi e Akragas, ma in alcuni casi è subentrata l’ansia. Con il Melfi non ci era mancato il coraggio, ma ci siamo smarriti alle prime difficoltà. Forse l’ho caricata troppo dal punto di vista motivazionale e quello ha inibito la squadra”.


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