MESSINA – E’ finita con il campo invaso dall’intera panchina giallorossa, per quella che a detta di tutti è la vittoria salvezza. In Messina-Foggia 3-2 c’è però molto di più, ci sono 3 punti ottenuti all’ultimo respiro grazie ad un gol di Fornito al 94′, dopo che Arcidiacono aveva rimesso la situazione in parità appena due minuti prima. Perde la presunzione della squadra di Roberto De Zerbi, adesso più che mai in discussione e che probabilmente deve dire addio ai sogni di primato. Vince un Messina che sfodera una prestazione da urlo fatta di grinta, voglia di non mollare mai e un encomiabile acume tattico.
Lello Di Napoli trattiene a stento l’emozione per un successo al termine di 95 minuti davvero emozionanti: “Voglio fare i complimenti al Foggia, una squadra importante che merita di lottare per la vittoria del campionato. Il successo che abbiamo ottenuto è dell’intero gruppo, costituito da 24 elementi che si allenano con impegno e umiltà. Io non c’entro niente, hanno fatto tutto i ragazzi. Subire il 2-2 e trovare immediatamente il 3-2 – prosegue Di Napoli – è la testimonianza di un gruppo sano. Credo in questi ragazzi, meritano grande soddisfazioni. La sconfitta dell’andata? C’era voglia di rivalsa, ma noi prepariamo partita per partita e i ragazzi lavorano senza sentire troppo le chiacchiere. Hanno voglia di crescere e io sono orgoglioso di essere il loro allenatore”.
Poi ci sono le storie individuali, come quella di Filip Ionut che dopo aver bagnato l’esordio con il gol vittoria a Rieti, si è ripetuto anche con i satanelli con il solito bolide dalla distanza. Oppure c’è Diogo Tavares, relegato all’esterno dell’attacco ma autore di una prova di grande qualità e generosità: “Filip è venuto qui a gennaio, è stato valutato e si è allenato bene. Ho ritenuto opportuno dargli una possibilità a Rieti, ha segnato e oggi si è riconfermato. Ben vengano giocatori che calciano dalla distanza con questa potenza – ha commentato il tecnico – Con Diogo avevo parlato in settimana e gli ho detto che avevo bisogno di un certo tipo di giocatore, aggiungendo che se l’ha fatto Eto’o con Mourinho quel lavoro avrebbe dovuto fare altrettanto. Da parte sua c’è stata grande disponibilità. Anche Gustavo rientrava sempre dietro la linea della palla, così come Scardina. Sono soddisfatto per l’interpretazione della gara, stiamo lavorando nel modo giusto, alzando l’asticella. Vedremo sempre un Messina con la voglia di fare risultato da qui alla fine. Chiedo sempre il massimo e dobbiamo stare sempre sul pezzo. Staccheremo la spina solo dopo l’ultima di campionato”.
Giuseppe Fornito è stato il più abbracciato di tutti, perchè il suo gol vittoria può essere quello salvezza: “Abbiamo dato tutto quello che avevamo – ha commentato ai nostri microfoni l’ex cosentino – anche quando abbiamo subito il 2-2 al 92’. Il pari sarebbe stato una beffa, l’avrei visto quasi come una sconfitta, meritavamo i tre punti ed il mio gol è stato un’autentica liberazione. Oggi è stata la vittoria di un gruppo meraviglioso. Quando ho visto Giorgione scattare sulla fascia ho dato tutto quello che avevo. Poi sul mio tiro la palla è entrata ed è stata la gioia più bella, con i compagni che sono venuti tutti ad abbracciarmi”. Il match è iniizato con quel minuto straziante dedicato alla povera Rebecca Lazzarini, per poi finire con Carmine Giorgione sotto la curva sud con in braccio Alberto, il fratellino della 14enne tragicamente scomparsa martedì sera, mentre papà Pierluigi applaude commosso con la sciarpa giallorossa al collo. Un’immagine che ha fatto il giro del web commuovendo tutti: Devono ringraziarmi sia Fornito che Martinelli, ho due cene assicurate in settimana… Il gol? Spero che prima o poi arriverà, ma ho comunque fatto due assist per i compagni e sono contento lo stesso. Ci tenevamo a far bene, venivamo da un momento positivo dopo la vittoria di Rieti. E’ stato il successo del gruppo, ottenuto da uomini veri. Voglio dedicarlo alla memoria di Rebecca, siamo vicini ai familiari per la scomparsa della ragazza”.
