"Mi sono perso, mi aiuti?" Con questa scusa fa salire in auto una donna e la violenta a Roma -

“Mi sono perso, mi aiuti?” Con questa scusa fa salire in auto una donna e la violenta a Roma

L'autore è un uomo già finito in manette per lo stesso reato
LA VIOLENZA
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ROMA – Stava aspettando l’autobus in via della Magliana a Roma quando le si è accostata un’automobile. “Mi sono perso, devo raggiungere il raccordo dall’Eur, puoi darmi una mano?”, ha chiesto l’uomo alla guida della vettura. Lei ha provato ad aiutarlo mostrandogli la strada con l’app di mappe stradali, ma la sua automobile ferma a bordo strada stava iniziando a creare una colonna di traffico dietro. Così, usando questa scusa, l‘uomo al volante l’ha invitata a salire per poi violentarla.

Alla guida della vettura vi era Simone Borgese (in foto), già condannato a sette anni per uno stupro commesso nello stesso giorno, nove anni prima.

La ricostruzione

I fatti risalgono si sono verificati lo scorso 8 maggio. Dopo la richiesta delle informazioni l’uomo al volante si è inventato la scusa: “C’è traffico, devo andare, ma ho il telefono scarico” e ha invitato la ragazza a salire in automobile, aprendo lo sportello. La giovane, vedendo il conducente dell’auto in difficoltà, è salita a bordo. Poi gli ha prestato il telefonino per permettergli di effettuare delle telefonate, tutte senza risposta. Ma lui non le ha più restituito il cellulare. Ha iniziato, invece, a farle delle avances sempre più insistenti.

Nel frattempo l’uomo continuava a guidare verso una zona isolata. Ed è stato lì che l’uomo l’ha violentata. Dopo aver abusato di lei, le ha restituito lo smartphone e l’ha riaccompagnata nella zona di Villa Bonelli.

La denuncia

La ragazza ha sporto denuncia, ha raccontato agli agenti della polizia l’accaduto e ha fornito la descrizione dell’uomo. I poliziotti hanno acquisito le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza presenti nel tragitto percorso dall’uomo e le hanno mostrato alcune foto, fra le quali ha riconosciuto lo stupratore.

Gli agenti sono riusciti a risalire all’autore del reato tramite i controlli della targa, che è stato trasferito in carcere poiché gravemente indiziato del reato di violenza sessuale aggravata.

L’autore della violenza

Il nome di Simone Borgese è già noto alle cronache. L’8 maggio 2015, la stessa data di quello avvenuto quest’anno, ha violentato una tassista mentre si trovava in zona Ponte Galeria, verso il litorale romano. È riuscito a bloccare la donna, a picchiarla, derubarla e, infine, ad abusare di lei.

“Ero in preda alla droga e ho avuto un’infanzia difficile”, ha dichiarato Borgese provando a chiedere perdono alla tassista. Per la violenza è stato condannato a setta anni e mezzo di carcere dal quale è uscito nel 2021.


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