Micciché ad Armao: "Basta farse | Il bilancio? È solo sui giornali..." - Live Sicilia

Micciché ad Armao: “Basta farse | Il bilancio? È solo sui giornali…”

Nuovo scontro tra il presidente dell'Ars e l'assessore all'Economia. A innescare la polemica, un post su Facebook.

 

 

 

 

PALERMO – “Egregio assessore Gaetano Armao, mi chiedo quando porrà fine a questo bluff sui collegati“. Così Gianfranco Miccichè sulla propria bacheca, ha deciso di contestare un post su Facebook del vice di Nello Musumeci, in cui l’assessore raccontava che il moltiplicarsi dei collegati alla finanziaria è stato il risultato di “alchimie assembleari”.

Come già comunicato in Aula nella seduta del 24 settembre scorso –  ha continuato il titolare di Palazzo dei Normanni – ribadisco che i cosiddetti “collegati” non sono affatto frutto di alchimie assembleari, come lei continua a ripetere, ma sono stati pensati e voluti dal Governo stesso, una precisa richiesta dell’Esecutivo – ha sottolineato Miccichè – per consentire una rapida approvazione dei documenti finanziari principali ed evitare il ricorso all’esercizio provvisorio. Non è certo colpa del Parlamento – ha proseguito il leader forzista – se per approvare la legge di stabilità sono passati oltre 8 mesi. Si assuma la responsabilità delle scelte compiute e la smetta con questa farsa, un gioco a scaricabarile che di fronte ai siciliani certamente non la deresponsabilizza”.

Dal canto suo Armao, sulla cui bacheca non appare più il post della discordia, preferisce non gettare benzina sul fuoco e non commenta la posizione dell’inquilino di Palazzo dei Normanni.

Ma cosa conteneva il post “incriminato”? Dopo avere dato notizia dell’approvazione del Collegato Bis l’assessore all’Economia ha riferito che “il governo Musumeci aveva proposto, nel rispetto della legge, un solo collegato” e che “poi le alchimie assembleari ne hanno imposto una frammentazione in ben cinque testi. Una forzatura – ha continuato Armao – che ha imbrigliato l’Ars per lungo tempo. Ma per fortuna – scriveva l’assessore – ieri, con gli ultimi emendamenti è stato  approvato il testo finale”.

Proprio queste parole hanno causato la reazione di Micciche e così, fra il presidente dell’Ars e il vicepresidente della Regione è di nuovo polemica, di nuovo sui Collegati alla finanziaria, sta volta su Facebook. Ma l’attacco mette nero su bianco nelle pagine del social network non solo l’ormai antica rivalità politica tra i due iscritti al partito di Berlusconi ma anche la crisi istituzionale fra Palazzo dei Normanni e Palazzo d’Orleans che si è aperta qualche settimana.

Lo scorso 18 settembre, in conferenza stampa lo stesso presidente della Regione ha contestato il parlamento per la mancata calendarizzazione delle riforme e per aver creato il fenomeno dei collegati. Il 24 settembre, poi, dallo scranno più alto di Sala d’Ercole, Miccichè ha letto in aula un memorandum in cui ha ricostruito tutti gli eventi sulle questioni finanziarie e si è detto amareggiato per la frasi del governatore: “Qui non teniamo nessuna legge nei cassetti”. Da allora si attende un confronto in aula che è stato rinviato per vari motivi e che si terrà la prossima settimana.

E lo stesso presidente dell’Ars fornisce nel suo post su Facebook contro Armao qualche ulteriore elemento di discussione:E’ la prima volta – scrive Miccichè -, nella storia di questa Assemblea, che ad ottobre inoltrato gli strumenti finanziari sono solo sulle pagine dei giornali. Infatti – prosegue – il rendiconto 2018 non è stato parificato dalla Corte; non sono stati presentati l’assestamento di bilancio, il consolidato 2018, la nota di aggiornamento al DEFR, ed infine l’elaborazione del bilancio di previsione 2020-022, che ovviamente non potrà essere esitato entro il 31 dicembre, visto gli incredibili ritardi di tutti gli altri strumenti finanziari”.

Infine il leader forzista lancia l’ultimo dardo al compagno di partito che come tutti condivide la sua attività sui social. “Assessore – scrive Miccichè -, glielo chiedo a nome dei siciliani, si disconnetta da Facebook e si occupi un po’ di più del bilancio della Regione”. Anche questa è la politica al tempo dei social.


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