Miccichè, La Russa e De Luca: scintille sul dopo Musumeci

Miccichè, La Russa e De Luca: scintille sul dopo Musumeci

Il presidente dell'Ars starebbe pensando a Patrizia Monterosso. L'ex sindaco di Messina svela il piano.
VERSO LE REGIONALI
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PALERMO – A meno di 24 ore di distanza dal “passo di lato” di Musumeci nel centrodestra volano le prime scazzottate verbali.

Miccichè: “Una candidata palermitana e azzurra”

Il silenzio è spezzato da Gianfranco Miccichè. “Musumeci dice di essere pronto a fare un passo di lato se il suo nome dovesse risultare divisivo? Ha ancora dubbi? Sta facendo sciarriare (litigare ndr) tutta la Regione. Ha fatto moltissimi errori e continua a fare la vittima. Altro che fuoco amico di cui parla. E’ stato il primo nemico di se stesso”, attacca il Presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gianfranco Miccichè. Il coordinatore azzurro non si ferma qui ma  rivendica, “un candidato di Forza Italia per la Presidenza della Regione siciliana”. E traccia l’identikit  del candidato (anzi della candidata) “di Fi, palermitana e donna”.

De Luca: “Miccichè vuole la Monterosso”

Il nome lo svela poco dopo l’ex sindaco di Messina, Cateno De Luca in diretta facebook. “Miccichè ha bruciato anche Raffale Stancanelli e sta andando avanti col suo vero disegno: Patrizia Monterosso, direttrice della Fondazione Federico II, presidente della Regione. La banda bassotti si sta scannando, è una faida. Miccichè voleva fare il presidente del Parlamento siciliano ma questo poteva essere possibile se la presidenza della Regione non venisse assegnata a Forza Italia e se il presidente non fosse stato palermitano. Questo dice il manuale Cencelli della cupola”, dice l’ex sindaco di Messina. “Ora Miccichè – aggiunge – ha cambiato strategia non vuole fare più il presidente del Parlamento siciliano vuole fare l’assessore ai Beni culturali. Si è fissato con questa cosa perchè tutta l’esperienza con la Monterosso, con la fondazione Federico II, l’ha portato a innamorarsi della cultura. Il quadro è: Musumeci fuori, Patrizia Monterosso presidente e se io entro in questo gioco mi fanno fare il presidente dell’Assemblea regionale siciliana oppure il vicepresidente della Regione. Questo è lo scacchiere su cui mi hanno invitato a fare una riunione domani”, dice De Luca che a Live Sicilia aveva anticipato i tentativi di corteggiamento a lui indirizzati in questi giorni.

La Russa redarguisce Miccichè

Ma le parole di Miccichè scatenano anche l’ira dei vertici di Fratelli d’Italia. La bordata la lancia il senatore Ignazio La Russa. “Ho letto le odierne esternazioni di Gianfranco Micciché che arricchiscono la mia personale collezione delle sue stravaganti dichiarazioni che passano dall’elogio sperticato a Musumeci – di tempi non così lontani – al suo opposto, con auto candidatura a presidente della Regione, passando per un endorsment tacito a un esponente catanese di FdI e poi finire con l’arroccamento “palermitana, donna di Forza Italia”. Il tutto, condito non dall’esame di cosa serve ai siciliani, bensì da un “dotto” esame sul carattere, la psicologia, le simpatie/antipatie di Nello Musumeci. Gianfranco Micciché con cui riesco a continuare ad avere un rapporto amichevole, sono certo che si inalbererebbe se qualcuno (magari professionalmente più adeguato) volesse esaminare i suoi atteggiamenti, le sue intemperanze, le sue abitudini e, in sintesi, la sua psiche per trarne conseguenze politiche. E farebbe bene a dolersene. Ma forse farebbe meglio a non guardare la pagliuzza negli occhi dell’altro. Il centrodestra siciliano non merita quello che Musumeci chiama fuoco amico. Siamo ancora in tempo”, dice Ignazio La Russa. Insomma, se ne vedranno delle belle. 

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