PALERMO – Chi la fa, l’aspetti. La faida in Forza Italia si allarga a macchia d’olio e arriva all’Ars. Tutto parte da una proposta avanzata dal pentastellato Nuccio Di Paola e recepita dal Pd di azzerare le Commissioni. Una proposta sottoposta al vice presidente dell’Ars Roberto Di Mauro chiamato a presiedere l’assemblea, l’autonomista si è impegnato a riferire a Gianfranco Miccichè. Fonti vicine agli azzurri fanno trapelare che il presidente dell’Ars sia tentato dalla possibilità di accogliere la proposta. Il perché è presto detto e la trama della storia si infittisce.
Il segnale ai dissidenti
A pagarne le spese sarebbero tre deputati azzurri “dissidenti” che sabato hanno fatto mancare la loro presenza alla riunione con Licia Ronzulli convocata da Miccichè. Margherita La Rocca Ruvolo, presidente della commissione Sanità, Riccardo Savona a capo della commissione bilancio (particolarmente adirato con il coordinatore regionale per la corrispondenza di amorosi sensi con il sicilfuturista Edi Tamajo) e Stefano Pellegrino presidente della commissione Affari istituzionali. Miccichè potrebbe servire il piatto della vendetta ai colleghi o quantomeno ricordare loro quanto pesa. Un modo come un altro per lanciare un segnale a chi, secondo voci di corridoio, starebbe meditando di mettere in minoranza il capogruppo azzurro Tommaso Calderone.