Micciché sui fondi a Catania:| "Una vigliaccata" le polemiche| e "non mi fido della Lega" - Live Sicilia

Micciché sui fondi a Catania:| “Una vigliaccata” le polemiche| e “non mi fido della Lega”

Festa dell'Mpa a Messina
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“Una vigliaccata”, così il sottosegretario alla presidenza, Gianfranco Micciché, si è espresso in merito alle polemiche sorte per i fondi destinati a colmare il dissesto finanziario del comune etneo. L’occasione è stata la festa del Movimento per l’autonomia a Messina che ha come tema principale il federalismo, dove Micciché ha anche detto di non fidarsi “del federalismo fatto da gente come quelli della Lega”. “Loro – ha detto – vogliono lo scontro tra territori, ma se ci deve essere allora che sia alla pari: scontro politico e non territoriale, perché loro sono più forti di noi anche nella demagogia. Mi sembra che in generale nel Mezzogiorno si è sudditi nei confronti dei poteri del Nord. O il Sud fa sistema o rischia l’emarginazione”.

“Noi abbiamo dato in questi mesi 1 miliardo e 400 milioni all’Expo di Milano con i nostri soldi – continua l’ex presidente dell’ars – , quelli destinati al Fas per il Mezzogiorno. Allora Catania dovrà restituire i 140 milioni soltanto dopo che Milano restituirà i soldi che ha avuto. I 140 milioni erano di Catania e i soldi dati all’Expo di Milano erano invece del Sud”. Ma Micciché deve ammettere un altro scippo al Sud nella prossima finanziaria, proprio lui che ha la delega al mezzogiorno e al Cipe. “E’ vero ed è grave – ha confermato il sottosegretario – la Finanziaria prevede la sottrazione di 3,6 miliardi di euro di fondi al Mezzogiorno”. Poi ha aggiunto: “La verità è che per adesso gli unici fondi che ci sono, sono queli per il Mezzogiorno. Ci rendiamo conto che per il Mezzogiorno ne spendiamo meno di quanti ce ne sono e che in un momento di difficoltà i fondi servono per realizzare altre cose. Non credo che ci sia niente di scandaloso. Quello che trovo scandaloso è che se appena superiamo 140 milioni da spendere per la Sicilia gli amici lombardi ci bloccano o trovano da ridire”. “Io penso – ha proseguito – che questo è un problema che sta diventando territoriale ma non politico. Nel giro di cinque, sei anni finiscono i fondi strutturali e inizia il federalismo. Se in cinque anni ci tolgono pure i fondi che abbiamo stanziato il problema potrebbe diventare serio. I soldi che abbiamo li dobbiamo spendere bene e mi sembra che il Governo regionale sia partito con il piede giusto e sia intenzionato ad operare per fare il meglio. Bisogna vedere se ci riusciamo, ma io penso che ci riusciremo”.


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