LAMPEDUSA – Sono ammassati sui materassi, dormono per terra, nessun distanziamento, poche mascherine. Con 1.400 migranti, la nuova ondata di arrivi rischia di trasformarsi in un immenso focolaio.
Le foto choc
Materassi per terra. Tra topi e blatte. Servizi igienici agghiaccianti. E una tenda, per separare il locale adibito all’accoglienza dei migranti dal resto dell’hotspot. È difficile scorgere il rispetto per la dignità della persona in queste immagini.
Nave quarantena
Gli sbarchi stanno mettendo a dura prova la macchina sanitaria anticovid. I migranti devono essere identificati da scientifica e Squadra mobile, poi sottoposti a tampone.
Contemporaneamente la Prefettura di Agrigento coordina i trasferimenti.
Boom di arrivi
In totale sono 1.400 i migranti nell’hotspot. Diciannove sbarchi solo ieri, altri 177 nelle ultime ore.
Tornano i barchini, tre sono stati bloccati a un miglio dalla spiaggia dei Conigli.
E ancora, su una “carretta” c’erano 20 tunisini, fra cui 2 donne e 4 minori; sulla seconda 22 tunisini, fra cui una donna e 3 minori e sulla terza 20 tunisini, tra cui una donna.
Interviene il sindaco Martello
“Nelle ultime 24 ore a Lampedusa ci sono stati 28 sbarchi, il Centro di accoglienza dell’isola ospita al momento 1.350 persone ma fino ad ora le operazioni di soccorso e prima accoglienza procedono con regolarità. C’è stato uno sbarco anche a Linosa dove sono arrivate 20 persone”. Lo dice Totò Martello, sindaco di Lampedusa e Linosa.
“Quello che sta accadendo segnala che c’è una forte spinta sulla rotta tunisina – aggiunge – che deve essere valutata con la massima attenzione dal governo Italiano e dalle istituzioni Europee, prima che la situazione possa subire impennate improvvise”.