Migranti, il piano del Viminale|Musumeci attacca Lamorgese - Live Sicilia

Migranti, il piano del Viminale|Musumeci attacca Lamorgese

Commenti

    Dovete chiudere i porti, non c’è altra via

    bloccare gli sbarchi no?

    Essere strafatti di droga sociologica estratta dalla pianta malefica dell’ideologismo fino al punto di non riuscire a capire che non si può svuotare neppure una vasca da bagno con uno scolapasta, tanto che ci si intestardisce a mettere in atto il donchisciottesco piano di stivare tutta l’Africa in caserme requisite (le stesse che a questo punto di proposito non si sono volute utilizzare per momentaneamente trasformarle in ‘scuole’) e navi adibite a luoghi di quarantena galleggianti è uno spettacolo nauseante, incivile, antitaliano e pericolosissimo: dato che i migranti positivi, in altissima percentuale, ci saranno sempre: e ha un solo significato diffondere volontariamente il contagio. Il contrario del cordone sanitario intorno allo Stivale che dovrebbe essere il primo pensiero di questo governo.
    E soprattutto il problema resta. Anzi ne moltiplica le problematiche.
    Musumeci, tuttavia, visto che il governo ha già abbondantemente oltrepassato la linea di non ritorno, dovrebbe personalmente farsi carico della situazione, per difendere la salute dei siciliani. I poteri per potere contrastare le pazze direttive del ministro dell’interno ce li ha tutto. Che aspetta a metterli in atto.

    i tunisini vanno rimpatriati subito! o li chiamate anche profughi?

    Vergogna, agli italiani avete messo il bavaglio,fatto fare le autocerticazioni con multe da copigiro , avete chiuso gli ospedali agli ammalati e alle persone bisognose di cure, e adesso a costoro consentite tutto a spese dei contribuenti italiani, Andate a casa , date le dimissioni.

    Errare è umano, perseverare è diabolico. Quando a febbraio la regione lanciava allarme sugli sbarchi, il coronavirus è arrivato con i turisti bergamaschi. A furia di cercare il virus tra i migranti (nonostante siano pochissimi i positivi al virus) non si controllano i turisti dalla lombardia

    Musumeci deve denunciare la Lamorgese per epidemia dolosa e attentato alla salute pubblica dei cittadini siciliani.

    come diceva buzzi i clandestini rendono piu della droga e il governo di sinistra lo sa bene,le cooperative che gestiscono i centri sono amici e non si possono deludere

    E’ la più presa in giro degli ultimi 100 anni. Blocco navale totale. Un ministro penoso che ha chiuso i porti e che fa arrivare migliaia di clandestini. Buffoni!!

    Basta, non se ne può più. Blocco navale e non entra più nessuno. Questo governo fa pena e se ne frega della tutela degli italiani. Musumeci blocchi gli sbarchi, se lo può fare la Santelli lo può fare pure lui.

    La verità è che questo Governo non ha soluzioni per risolvere il problema per le diverse ideologie presenti al suo interno; la cosa che li accomuna è cavalcare il giustizialismo per abbattere l’avversario politico. E’ mai possibile che non ci sia un magistrato che vada a controllare questi centri sovraffollati? lo era solo per SALVINI (che tra l’altro non mi è simpatico). A casa perché non risolvete i problemi

    Chiusura dei porti e blocco navale: non si può fare o non si vuole fare perché il traffico di carne umana viene prima della nostra salute?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Gli ultimi commenti su LiveSicilia

La notizia della scomparsa di don Maurizio Francoforte mi ha profondamente toccato. È difficile trovare le parole per descrivere una perdita così grande, ma i ricordi e l’amore che ha lasciato in chi lo ha conosciuto parlano per lui. Don Maurizio non era solo un parroco, ma un padre accogliente, una guida silenziosa e costante, capace di vedere il meglio in ognuno e di spronare chiunque a crederci davvero. Il suo sorriso, la sua voce che trasmetteva calore e fermezza, la sua presenza sempre pronta a dare conforto rimarranno impressi nei cuori di chi ha avuto il dono di incrociare il suo cammino. Penso ai giovani che seguiva con passione, ai sogni che aiutava a coltivare, alle famiglie che accompagnava con delicatezza. Il suo amore per Brancaccio e il desiderio di riscatto erano il segno tangibile di una fede che si faceva concreta, che scendeva nelle strade, che sapeva sporcarsi le mani. E quel bastone di Fratel Biagio, che ha voluto accanto a sé anche nel momento dell’addio, sembra raccontare meglio di ogni parola il suo cammino: saldo, instancabile, ricco di speranza. Don Maurizio era un dono per tutti noi, un esempio luminoso di cosa significhi vivere per gli altri. E anche ora, nel dolore della sua assenza, so che il suo insegnamento e il suo amore continueranno a guidare e ispirare molti.

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI