Milazzo: "Le accuse e il processo, non sono un impresentabile"

Milazzo: “Le accuse e il processo, non sono un impresentabile”

L'eurodeputato di FdI interviene dopo la diffusione della lista dell'Antimafia
LA REPLICA
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PALERMO – “In relazione alla comunicazione effettuata dalla Commissione parlamentare antimafia sui candidati alle elezioni per il parlamento europeo, preciso di non essere un ‘impresentabile’, poiché non sussiste nessun impedimento previsto dalla legge alla mia candidatura. La comunicazione della commissione si basa esclusivamente sul codice di autoregolamentazione delle candidature che non è legge dello Stato”. Lo dice in una nota Giuseppe Milazzo, ricandidato alle europee per Fratelli d’Italia.

Le parole di Milazzo

“La pendenza di un procedimento non ancora definito in primo grado e nell’ambito del quale sono stato già definitivamente assolto dal reato di abuso di ufficio – prosegue – mi consente di esprimere piena fiducia nell’operato della magistratura. Ritengo, non avendo mai riportato condanne in tutta la mia vita, di potere proseguire a testa alta, ove eletto, il mio impegno al servizio del parlamento europeo”.

Poi una precisazione: “Per evitare ingiustificate speculazioni, il dottore Frisenna non è stato mai mio assistente parlamentare, come erroneamente riportato da fonti giornalistiche che evocano disinformate dichiarazioni di candidati di altri schieramenti politici. Frisenna, del quale erano a me sconosciuti i precedenti penali risalenti a circa venti anni addietro, per un brevissimo periodo di tempo e comunque fino all’aprile scorso, in ragione delle sue competenze professionali in agricoltura – spiega Milazzo – è stato esclusivamente un prestatore di servizi occasionali, ai sensi dell’articolo 30 delle misure di attuazione dello statuto dei deputati al Parlamento europeo”.

La nomina di Frisenna

“La sua nomina – continua Milazzo – è stata corredata dalla documentazione richiesta dal predetto atto normativo – che non prevede di allegare né certificato dei carichi pendenti nè quello del casellario giudiziale – è stata accreditata dal segretario generale del parlamento europeo ed il suo nominativo è stato pubblicato, in modo trasparente, sul sito internet dello stesso Parlamento europeo. Non esiterò – conclude Milazzo – a denunciare chiunque dovesse proseguire in questa strumentale e calunniosa aggressione a pochi giorni dal voto”.

Europee, lo speciale di LiveSicilia

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