PALERMO – Una lettera con minacce di morte al sindacalista della Cgil, responsabile per le Madonie, Vincenzo Liarda, è giunta in casa della madre. E’ il diciannovesimo atto d’intimidazione nei suoi confronti. La lettera – dice una nota del sindacato – contiene espliciti riferimenti al feudo Verbumcaudo, confiscato alla mafia e riaffidato ai fini sociali.
La Cgil regionale e la Camera del Lavoro di Palermo, che ieri hanno denunciato l’episodio alle forze dell’ordine e alla magistratura chiedono “indagini accurate e pressanti” e il “rafforzamento delle misure di protezione”, per Liarda e la sua famiglia.
“Questo – dicono Maurizio Calà, segretario della Camera del lavoro di Palermo e Francesco Cantafia, del dipartimento Legalità della Cgil Sicilia – è un atto gravissimo , perché colpisce Liarda, la sua famiglia e si configura come messaggio intimidatorio a tutta la comunità madonita e al Consiglio comunale di Polizzi, convocato ieri proprio per discutere della vicenda di Liarda e segnalare la solidarietà e il sostegno al suo indirizzo”.