Villaggio Sant'Agata, minacce e violenze per un debito da 3.000 euro - Live Sicilia

Villaggio Sant’Agata, minacce e violenze per un debito da 3.000 euro

Le telecamere hanno ripreso tutto

CATANIA – Un uomo di 38 e uno di 33 anni sono finiti in carcere, su disposizione del tribunale di Catania, con l’accusa di tentata estorsione, aggravata dall’avere commesso il fatto in più persone riunite e all’interno di un’abitazione.

Secondo le indagini, i due sono colpevoli di minacce di morte e violenze nei confronti della vittima. I fatti sono avvenuti al Villaggio Sant’Agata, quartiere del capoluogo etneo. Intorno alle 3.30 della fine di gennaio è arrivata una telefonata al numero unico di emergenza.

In base alla ricostruzione, la vittima sarebbe rientrata a casa a tarda notte, accompagnata da due uomini dal comportamento minaccioso. Uno di questi, insieme al suo complice, avrebbe esercitato violenza e minacce di morte nei confronti della vittima, esigendo la restituzione di una somma di tremila euro.

La resistenza opposta dalla vittima avrebbe scatenato un’escalation di violenze a opera dei due aggressori che, messo a soqquadro l’appartamento, colpita al volto con pugni la vittima, non trovando il denaro richiesto, l’avrebbero trascinata a forza fuori dall’edificio, togliendole il cellulare. Dal racconto dei testimoni si è poi appreso che la somma pretesa fosse riconducibile a un debito di droga.

Le immagini del sistema di videosorveglianza nelle vicinanze dell’abitazione della vittima hanno ripreso i momenti principali dell’aggressione e consentito di riconoscere i due arrestati. Che sono stati portati nel carcere di piazza Lanza.


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