Mineo, la giunta comunale: "No a una nuova strada della morte"

Mineo, la giunta comunale: “No a una nuova strada della morte”

Il progetto per un'arteria stradale nel calatino e le richieste del sindaco

CATANIA – A conclusione del dibattito pubblico tenuto dall’Anas sul progetto di un nuovo tracciato stradale che collegherebbe il territorio del calatino alla città metropolitana di Catania, la giunta comunale di Mineo, presieduta dal sindaco Giuseppe Mistretta, dice no a un’ipotesi progettuale che prevederebbe la realizzazione di una strada di tipo C1, cioè a una carreggiata e una corsia per senso di marcia.

Il progetto

La proposta sostituirebbe l’ipotesi originale che prevedeva la realizzazione di una strada di tipo B, simile a un’autostrada, con due corsie per senso di marcia e relativa corsia d’emergenza, a più alti standard di sicurezza e con limitazione di velocità a 110 chilometri orari.

L’avvio del primo step, propedeutico al progetto dell’opera, è frutto di un accordo di programma quadro tra Anas, Ministero delle Infrastrutture e Regione Siciliana. Tale progetto rientra nel piano di sviluppo e coesione licenziato nel 2023.

Il tragitto iniziale prevederebbe un primo tratto di 17 chilometri nel territorio di Mineo, collegando la SS417, Catania-Gela, alla A19, Catania-Palermo. Seguirebbe un secondo tratto di 15 chilometri, di collegamento tra quest’ultima e la tangenziale di Catania.

“Mantenere la proposta originale”

“Abbiamo già pagato un prezzo altissimo, in termini di vite umane, con la strada Catania-Gela, per questo motivo tristemente conosciuta come ‘Strada della Morte’. Oggi le aree interne meritano infrastrutture che diano prospettive di sviluppo e ad alti standard di sicurezza”, afferma il sindaco di Mineo Giuseppe Mistretta.

Mistretta aggiunge: “Bene il percorso individuato, ma chiediamo al Ministero e all’Anas di mantenere la proposta originale, cioè la realizzazione di una strada di tipo B, con caratteristiche di tipo autostradali”.

“Tra i miei ricordi di consigliere provinciale, nel 2011, con l’approvazione del Piano Territoriale tutt’ora vigente, proprio l’ente di area vasta proponeva la realizzazione di questa opera come strada di tipo B. Era ritenuta strategica e indispensabile per lo sviluppo del calatino e parte del nisseno”, conclude Mistretta.

“Anas e Mit non possono non tenerne conto, anche alla luce della crescita in termini di passeggeri dello scalo aereoportuale di Fontanarossa, della nuova tratta ferroviaria Catania-Palermo o dello sviluppo del porto marittimo di Catania. Soprattutto oggi che si prevede la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina, queste nuove infrastrutture debbono essere la normalità”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI