ROMA – Indagato a Campobasso il ministro degli Affari Europei, Paolo Savona, nell’inchiesta del pm Rossana Venditti che coinvolge altre 22 persone per presunta usura bancaria. Savona all’epoca dei fatti contestati era al vertice di Unicredit. Tra i 23 indagati, oltre a quello di Savona, ci sono anche i nomi di Alessandro Profumo, oggi amministratore delegato di Leonardo, e di Fabio Gallia, attuale amministratore delegato e direttore generale di Cassa Depositi e Prestiti. L’inchiesta su tassi usurai parte dalla denuncia di una società che in passato ha realizzato parchi eolici. I fatti sono riferiti al periodo 2005-2013.
All’epoca dei fatti contestati, il ministro agli Affari europei Paolo Savona era ai vertici della Banca di Roma, oggi Unicredit, e “non aveva competenza sui tassi di interesse”, riferiscono all’ANSA fonti vicine allo stesso Savona.
“È un atto dovuto in quanto la Cassazione penale impone di indagare i vertici della banche per via del loro ruolo di controllo e garanzia”. Così l’avvocato Luigi Iosa, legale della società Engineering srl, presunta vittima di usura bancaria, commenta all’ANSA il fascicolo aperto dalla Procura di Campobasso che coinvolge ex vertici della Banca di Roma, ora UniCredit.