Mio figlio è autistico. Cos’è l’autismo? Boh! Nessuno lo sa, ne quali siano le cause, lo tieni in pancia nove mesi e nessuno ti dice “è autistico vuole decidere cosa fare”? nasce e nessuno si accorge di niente. Ma tu mamma, tu papà, e molto raramente voi due insieme, papà e mamme, voi sapete, vivete, sentite che è strano, che c’è qualcosa, che non sta bene, qualcuno all’inizio ha problemi di salute, guarda caso dopo il vaccino dell’esavalente, qualcuno non li ha, ma guardate i suoi occhi a 6 mesi, 8, 12,e sapete in fondo al vostro cuore che c’è qualcosa che non va, che c’è un velo, un ombra…..eppure sarebbe bastato un pediatra attrezzato a fare la verifica delle tappe dell’età evolutiva, bastava per scegliere di non fare forse quel maledetto vaccino, bastava per “afferrare” a pugni chiusi l’autismo e tirarlo fuori battendolo sul tempo…..un giorno forse quando il figlio di qualche potente sarà autistico, qualcuno avrà il coraggio di parlare e dire la verità, un giorno quando la mafia, le istituzioni, la politica, l’imprenditoria avranno guadagnato talmente tanto da essere sazi, forse qualcuno ci dirà la verità. Eppure noi ci crediamo, ci vogliamo credere, ci dicono che non potranno guarire mai, che forse saranno “ad alto funzionamento”, che avranno delle genialità, ma chi se ne frega…..li vogliamo ignoranti, antipatici, viziati, mediocri ma…..sani! felici! Felici e basta. Nessuno può capire, nessuno può sapere.
Ma la speranza è l’unica cosa che abbiamo e la teniamo stretta al cuore, per non morire, per vivere ogni giorno. L’autismo spesso non marchia fisicamente il tuo bambino, non rende fisicamente visibile il suo orrore, anzi…i nostri bambini sono bellissimi e tutto ciò rende ancora più atroce il loro destino. Li smontiamo, li sottoponiamo ad ogni tipo di analisi con la speranza che qualcuno ci dica che non è sano di modo che i nostri sensi di colpa e la nostra anima trovino riposo….ma ogni volta è la stessa storia…”è sano…ma è autistico.” Fosse l’ultima battaglia che dobbiamo fare, la faremo: la ricerca resterà una lotta parallela a questa, forse la più difficile, ma la più importante. Ma mentre cerchiamo l’origine dell’autismo, è fondamentale agire.
E’ un appello il nostro, un appello per dare voce al silenzio, si l’autismo è il silenzio, è noi dobbiamo dare voce, anzi, urlare questo silenzio che non si vede nelle malformazioni, non si sente nelle urla della schizzofrenia, non si sente nell’ipocrisia della voce della gente normale, e noi siamo la loro voce. Mio figlio è autistico ed io lo devo salvare….. perché nella sua diversità c’è il bene più grande dell’umanità, mio figlio è autistico ed io sono mamma e sono papà due volte, perché mio figlio non mi ha mai detto “mamma” , perché non mi ha mai detto “papà”, perché non mi ha mai guardato negli occhi, perché non ha mai sorriso davanti ad un giocattolo, perché non gioca con gli altri bambini, perché ogni volta che lo voglio portare in un posto di “normali” mi dicono <no, non me la sento, non sono in grado>. Mio figlio è autistico perché noi papà e mamme palermitani abbiamo una legge che non viene applicata, eppure esiste. ..e dovrebbe difendere i nostri bambini. Mio figlio è autistico…un giorno in cui la mia famiglia sembrava felice, bussò e aprì la porta …..e sentii….”. sono l’autismo” da allora una sola voce nel rumore del silenzio: “ecco autismo hai sbagliato, non ti darò il mio bambino, sarò io la sua voce, sarò io il suo coraggio è contro di me che dovrai lottare, e sarò io a vincere. Sempre.”
Rosi Pennino