MIRABELLA IMBACCARI – Debiti impossibili da coprire. Va in default il Comune di Mirabella Imbaccari, gravato da passività divenute insanabili. La delibera del commissario straordinario in sostituzione del Consiglio comunale, Vincenzo Scarcella, è dello scorso 29 giugno. Tasse al massimo e creditori pagati solo in parte, dunque, oltre l’ineleggibilità di quanti hanno portato i conti dell’ente nel profondo rosso che poi ha portato al dissesto.
Una situazione di cui erano ben consapevoli i consiglieri di opposizione che da tempo segnalavano anomalie contabili nel bilanci comunali e chiedevano quali misure correttive fossero state poste in essere. Anomalie che la Corte dei conti ha riconosciuto e segnalato da tempo e che non avevano convinto neanche il Ministero che, un anno fa, aveva avanzato pesanti dubbi sulla possibilità di risanare i conti.
Ad avere portato il Comune al default, infatti, una serie di cause, di base quelle che hanno spinto molti enti a chiedere l’accesso al cosiddetto piano di riequilibrio, compreso quello di Catania , che hanno spinto prima l’amministrazione di Mirabella a chiedere l’adesione alla procedurt di riequilibrio finanziario e poi, di fronte all’impossibilità di rimanervi fedeli, lo ha dichiarato decaduto, deliberando così il dissesto.
Tra le cause, la mancata approvazione del bilancio di previsione del 2014, che ha determinato l’impossibilità di garantire la prestazione di servizi, entrate in meno per 380 mila euro e una complessa situazione debitoria, oltre a un cospicuo ammontare di debiti fuori bilancio.

