Diciotto arresti per droga. Misilmeri era diventata una centrale dello spaccio per i consumatori di una grossa fetta della provincia palermitana. L’operazione è dei carabinieri del Comando provinciale. Le misure cautelari sono firmate dal procuratore di Termini Imerese, Alfredo Morvillo, e dal sostituto Giacomo Urbano.
Le indagini avviate nel 2010 hanno smascherato un giro d’affari di 15 mila euro a settimana. In molti andavano nel paese in provincia di Palermo per rifornirsi di cocaina, eroina e hashish. Tutto è iniziato con un posto di blocco. Un giovane ha ammesso di fare uso di droga e ha detto di averla comprata da un tizio di cui conosceva solo il nome, Massimo. Massimo faceva la spola fra la zona di corso dei Mille, a Palermo, e il centro di Misilmeri. I militari hanno seguito i suoi spostamenti e registrato oltre cento episodi di spaccio. La cessione di droga era preceduta dall’sms del cliente. Poi, l’appuntamento in un bar della piazza centrale del paese per acquistare “una birra” o “mezza birra”, a secondo della quantità della dose.
Massimo si muoveva a bordo di una motocicletta di grossa cilindrata e si faceva aiutare dalla compagna. Gli affari andavano a gonfie vele tanto che aveva iniziato a rifornirsi da alcuni corrieri napoletani che portavano gli stupefacenti in nave. E il mercato era in espansione. Un gruppo di spacciatori aveva invaso anche la piazza di Siracusa. Oltre 200 i consumatori di droga segnalati alla prefettura. Nel corso delle indagini sono anche emerse le responsabilità di alcuni indagati per alcune rapine.