Mobile, il dirigente Salvago: |"Rotta della droga monitorata" - Live Sicilia

Mobile, il dirigente Salvago: |”Rotta della droga monitorata”

Il dirigente della Squadra Mobile spiega i retroscena dell'operazione che ha portato al sequestro di oltre una tonnellata di marijunana a bordo di un peschereccio. Il natante arrivava dall'Albania.

L'inchiesta Sunset
di
2 min di lettura

CATANIA – Non è stata un’operazione semplice quella portata a termine dalla Mobile ieri pomeriggio al porticciolo di Ognina. Il peschereccio “Arizona” a prima vista sembrava “pulito”. Le reti con i palloni da beachvolley per la classica pesca da altura accastati nell’imbarcazione sembravano l’unico carico del natante: il fiuto dell’investigatore, però, ha fatto quadrare il cerchio. Le precauzioni prese dai presunti trafficanti finiti in manette erano davvero ben congeniate. “Poteva finire in modo diverso – ha detto il dirigente della Mobile Antonio Salvago in conferenza stampa – invece gli agenti, con scaltrezza e bravura, si sono accorti di alcune viti manomesse ed hanno capito che poteva esserci un nascondiglio”. Il vano motore nascondeva il carico, che era occultato anche in alcuni  doppifondi creati ad hoc nei suppellettili del natante. Plauso dunque di Salvago ai suoi uomini che non si sono arresi alla prima difficoltà.

Il risultato di oggi conferma quanto il mare sia uno dei nuovi varchi di arrivo dello stupefacente a Catania. “Il nostro impegno – assicura Salvago – è fortissimo per cercare di controllare questa nuova rotta di traffico di stupefacenti. Questo caso rispetto a quello di aprile, dove sequestrammo due tonnellato di droga, si fonda su un meccanismo ancora più attento visto che la marijuana era stata occultata in maniera molto subdola”.

“La rotta – spiega il dirigente della Mobile – che abbiamo monitorato parte dall’Albania verso la Sicilia. Diversa rispetto a quella dell’ultimo carico: l’altro natante arrivava infatti dalla Grecia”. Anche se va detto che già in quell’inchiesta era stato dedotto che il carico fosse arrivato via terra nelle isole greche proprio dall’Albania.

Bocche cucite sui sospetti a quale clan potrebbero fare riferimento queste organizzazioni di pescatori e armatori trasformati in corrieri della droga. L’indagine va avanti anche per identificare i finanziatori di questi ingenti carichi. L’ironia non manca a Salvago. “L’Arizona – afferma – è un’imbarcazione per la pesca del tonno. In questo caso hanno scelto un altro tipo di pesce, molto più redditizio”.

Duro colpo è stato inferto ai trafficanti. Con questo sequestro, infatti, l’organizzazione che sta dietro a questa traversata ha subito una grossa perdita economica.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI