Modica, due agenti aggrediti |nel giro di poche ore - Live Sicilia

Modica, due agenti aggrediti |nel giro di poche ore

Due violente aggressioni in pieno centro da parte di due uomini già finiti in manette. Uno di loro è entrato in municipio mettendo a soqquadro gli uffici del sindaco

MODICA – Due violente aggressioni in pieno centro da parte di due uomini già finiti in manette. Il primo, inquietante episodio si è verificato nel centralissimo Corso Umberto. Un tunisino di 20 anni, Isslime Jallabi, già noto alle forze dell’ordine, seminudo ed insanguinato, gridando frasi deliranti si è diretto, correndo, verso Palazzo San Domenico, sede del Comune, e qui ha prima sferrato un pugno ad un cittadino che tranquillamente attendeva di essere ricevuto dal Sindaco e poi si è diretto verso il gabinetto di segreteria del primo cittadino. Inutili i tentativi di riportarlo alla calma. L’uomo è entrato nella stanza del sindaco Ignazio Abbate, in quel momento assente, brandendo un coltello e minacciando di uccidere tutti e quando si è accorto che non c’era nessuno ha iniziato a rovistare dentro i cassetti, ha trovato una barretta di cioccolato e, come se nulla fosse, si è messo a mangiare, seduto con i piedi sulla scrivania e continuando a minacciare. Alla fine è andato via ma, tornato in strada, si è reso protagonista di un’altra aggressione, questa volta ai danni di un agente della polizia municipale allertato dai dipendenti comunali e al quale ha persino tentato di rubare la pistola. Nella colluttazione l’agente, un 52enne, ha riportato una ferita all’arcata sopraccigliare. Il tunisino a questo punto è fuggito verso la zona di San Paolo mentre vigili urbani e polizia iniziavano la caccia all’uomo, ritrovato poco dopo nei pressi di piazza Campailla all’interno di un’autorimessa. Ma la follia non si era ancora esaurita e ci sono voluti numerosi poliziotti e vigili urbani per ammanettarlo; nonostante questo il giovane è riuscito pure a fratturare un dito ad uno degli agenti. Successivamente il 20enne è stato perquisito e addosso gli sono stati trovati un bilancino di precisione e 730 euro in contanti ritenuti provento dell’attività di spaccio. I controlli delle forze dell’ordine si sono quindi concentrati sulla sua abitazione all’interno della quale è stato rinvenuto un piattino con 50 grammi di cocaina pronti per essere venduti. Il tunisino è stato rinchiuso nel carcere di Ragusa con l’accusa di violenza, resistenza a pubblico ufficiale e detenzione ai fini dello spaccio di stupefacenti. Questa mattina il suo arresto è stato convalidato, resta dietro le sbarre e la settimana prossima sarà processato.

Modica non ha fatto, però, nemmeno in tempo a tirare un sospiro di sollievo per la conclusione di quest’assurda vicenda che subito, ancora una volta a Modica Bassa, un altro operatore della Polizia Municipale è stato aggredito. L’agente si era recato nell’abitazione di Giuseppe Di Mauro, modicano 48enne noto alle forze dell’ordine, per eseguire un ordine di sfratto dovuto alla pericolosità della struttura giudicata non idonea ad ospitare persone dall’assessorato ai Servizi Sociali. Di Mauro, però, in preda alla furia, ha reagito colpendo al volto con un grosso lucchetto uno dei vigili, un 57enne. I colleghi dell’uomo, subito allertati e intervenuti, hanno immediatamente tratto in arresto l’aggressore al quale ora sono stati concessi i domiciliari in una struttura per anziani. I due vigili sono dovuti ricorrere alle cure dei medici dell’ospedale Maggiore. Il primo ha avuto una prognosi di 20 giorni, il secondo di 10.

 

 


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