Monreale, "mercato nero" delle sepolture: tutti scagionati

“Mercato nero” delle sepolture a Monreale: assoluzioni e prescrizioni

Imputati medici, custodi, funzionari e impresari funebri

PALERMO – Una sfilza di assoluzioni e prescrizioni al processo sulla presunta mala gestio del cimitero di Monreale.

Sotto accusa in Tribunale c’erano medici dell’Asp, custodi del camposanto, funzionari comunali e titolari di imprese funebri accusati a vario titolo di falso materiale, falso in atto pubblico, truffa aggravata, abuso d’ufficio, corruzione, soppressione di atti. Secondo gli inquirenti, nel cimitero ci sarebbe stato un vero e proprio commercio illegale di loculi.

Assolti Ernesto D’Agostino, Giovanni Ruggeri, Luigi Teodosio Pietro Basile, Salvatore Ganci. Giuseppe Venturella, Giuseppe Aldo Rizzo, Maria Pia Cappello e Salvatore Palazzo.

Prescritte le accuse a carico di Giuseppe Venturella, Rosalia La Parola, Giorgio Rincione, Francesco Sciortino, Antonio Prestidonato, Salvatore Marchese, Gaetano Lo Monaco, Giuseppe Maniscalco, Bernardo Marcimino, Francesca Lo Piccolo, Massimo Alongi, Francesco Rincione e Mariano Russo.

Erano difesi, tra gli altri dagli avvocati Luca Inzerillo, Alessandro Samatov, Gianfranco Viola, Giuseppe Pipitone, Vincenzo Greco, Salvino Caputo, Mario Caputo, Filippo Di Matteo, Michele Giovinco, Rosaria Messina, Giuseppe Abbate, Angelo Brancato, Tommaso De Lisi, Giuseppe Geraci.

L’inchiesta nel 2025 era partita dagli esposti di alcuni cittadini che denunciavano di aver subito richieste di denaro per poter seppellire i propri cari e aggirare i vincoli imposti dal Comune. Complessivamente erano finiti nel mirino degli inquirenti circa 200 loculi “venduti” al mercato nero.


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