PALERMO – La Sicilia rischia di perdere uno dei più clamorosi ed efficaci spot promozionali di portata internazionale, ossia la fiction del Commissario Montalbano. Che rischia di spostarsi a Otranto, in Puglia. Ma Rosario Crocetta respinge al mittente le critiche. E come di consueto passa al contrattacco, preannunciando denunce alla magistratura. “La Rai ci deve dare 25 milioni di euro e fa saltare la fiction Montalbano? Non facciano i furbi, non accetto contro-partite – dichiara il presidente della Regione all’Ansa -. E’ strano che questa vicenda di Montalbano esploda proprio quando la Rai chiede un incontro alla Regione siciliana sul contenzioso per la fiction Agrodolce, su cui indaga la magistratura. Sono pronto a denunciare tutto in Parlamento e alla Procura”. Così all’ANSA il governatore Rosario Crocetta sull’ipotesi di trasferimento della location della fiction Montalbano dalla Sicilia alla Puglia.
Il produttore della fiction, Carlo Degli Esposti, aveva manifestato il suo disagio, intervistato da Repubblica: “La serie ha portato la bellezza della Sicilia nel mondo, possibile che la Regione non abbia mai contribuito in tutti questi anni?”.
“Ancora una volta anziché affrontare le questioni e proporre metodicamente fruttuose soluzioni, va in scena il “format Crocetta”. C’è il malaffare, vado in Procura! E così continuiamo ad imbalsamare. Crocetta confonde la Rai con la casa di produzione Palomar. In procura ci vada se serve ma risolva anche le questioni se ne è capace!”. Così il deputato regionale Lillo Firetto, sindaco di Porto Empedocle, componente della Fondazione Andrea Camilleri e presidente del Distretto Turistico di Agrigento sull’ultima esternazione del Presidente Crocetta sulla vicenda Montalbano-Rai.
“Non basta dire di amare la Sicilia, di voler lavorare per il rilancio e per la rivoluzione, non basta neppure pavoneggiarsi con tour tra le città natali degli scrittori italiani. Tutto questo non basta”. Lo dicono i deputati di Articolo 4 Alice Anselmo e Luca Sammartino che proseguono “Non basta se poi si lascia che una produzione come “ Il commissario Montalbano” venga sradicata dalla sua cornice naturale, per essere spostata ad Otranto, luogo delizioso ma che nulla c’entra con le storie di Camilleri, che negli anni hanno costituito il motore del turismo ragusano”. Non convince la risposta di crocetta: “Non basta uscirsene con una battuta su altre produzioni contestate – concludono Anselmo e Sammartino – occorre evitare questo continuo ‘esodo’ dalla Sicilia dei suoi figli migliori, anche quando questi figli sono frutto della fantasia di un illustre siciliano”.
Aggiornamento. Montalbano potrebbe restare in Sicilia. Il produttore Palomar Carlo Degli Esposti dice all’ANSA di essere ”possibilista”, dopo aver sentito al telefono il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta. ”Mi ha assicurato di voler essere al fianco della Palomar per i prossimi Montalbano. Oggi si apre una fase nuova”.