Morire a 13 anni senza colpevoli| Il ricordo di chi ama Natalìa - Live Sicilia

Morire a 13 anni senza colpevoli| Il ricordo di chi ama Natalìa

La ragazzina uccisa da una scarica elettrica nel 2008.

PALERMO – Di fronte a una morte assurda e senza colpevoli, resta il dovere della memoria. Una memoria alimentata dai genitori di Natalìa Scorsone. Aveva tredici anni Natalìa mentre passeggiava lungo corso Re Galantuomo, a Montemaggiore Belsito. Era una notte di agosto del 2008. Toccò un palo dell’illuminazione pubblica e fu raggiunta da una scarica elettrica. Morì sul colpo.

Natalìa Scorsone

Lo scorso maggio il giudice monocratico del Tribunale di Termini Imerese ha dichiarato prescritta la posizione per alcuni imputati e ne ha assolti altri nel merito. Sotto processo c’erano ex amministratori, dirigenti e funzionari comunali, imprenditori che si occupavano della manutenzione dell’illuminazione pubblica. La tragedia sarebbe stata provocata dal mancato rispetto di alcune condizioni di sicurezza. Insomma, i pali della luce non erano a norma.

Non ci si può rassegnare alla morte di un familiare. Specie se ha l’innocenza di una ragazzina di tredici anni. Per ricordarla i familiari hanno finanziato un concorso per le scuole. Al centro polifunzionale “Giovanni Paolo II” sono stati premiati i vincitori che hanno ricevuto una borsa di studi. Sono alunni della scuola secondaria di primo grado dell’istituto comprensivo Monsignor Arrigo.

Alla manifestazione hanno assistito la madre di Natalìa, Benedetta Geraci, che ha consegnato gli attestati di partecipazione a tutti i ragazzi, la preside Anna Geraci, i docenti della commissione esaminatrice, gli assessori Elina Pace e Riccardo Siragusa, gli insegnanti di Natalìa sia di scuola elementare e media con i compagni di classe che hanno voluto far rivivere il suo ricordo anche tra coloro che non hanno conosciuta.

“L’idea nasce da una lunga e profonda riflessione – dicono la mamma e la sorella Giovanna – che è solamente maturata da alcuni mesi a seguito di una sentenza che non ha emesso condanne e non ha giudicato colpevole alcun responsabile. Siamo amareggiati dalla totale indifferenza delle istituzioni. La nostra speranza più grande è quella che tale iniziativa abbia un seguito negli anni futuri con il supporto dall’amministrazione comunale”.

Natalìa era una ragazzina sensibile. Ai suoi affetti più cari ha lasciato una poesia dal titolo “Spunta la luna”: “Quando spunta la luna tacciono le campane e i sentieri sembrano impenetrabili. Quando spunta la luna il mare copre la terra e il cuore diventa isola dell’infinito”.


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