PALERMO – La procura di Palermo ha aperto un’inchiesta, al momento a carico di ignoti, sulla morte di Gaetana Priola, la 18enne di Brancaccio deceduta dopo una settimana di agonia per un ascesso dentale degenerato poi in fascite necrotizzante. L’indagine è stata aperta d’ufficio dal procuratore aggiunto Maurizio Scalia e dal sostituto Carlo Marzella che hanno disposto l’autopsia sul corpo della giovane. Poi, e’ arrivata la querela dei familiari della ragazza assistiti dall’avvocato Giulio Bonanno. I Nas hanno sequestrato la cartella clinica per ricostruire i fatti. La giovane che adesso si trova nella camera mortuaria dell’ospedale Civico di Palermo sarebbe morta dopo avere peregrinato con la madre per tre ospedali diversi: prima al Buccheri La Ferla, poi al Policlinico e infine al Civico. Qui è stata vista la prima volta la mattina del 24 gennaio poi la sera quando è stata ricoverata in rianimazione in gravi condizioni per una fascite.
L'indagine è stata aperta d'ufficio dal procuratore aggiunto Maurizio Scalia e dal sostituto Carlo Marzella che hanno disposto l'autopsia sul corpo della giovane.
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