Salma sotto sequestro da due anni| Il limbo senza pace di una donna - Live Sicilia

Salma sotto sequestro da due anni| Il limbo senza pace di una donna

La morte durante un intervento chirurgico, l'autopsia e poi la cella frigorifera.

PALERMO – Due anni in attesa di essere sepolta. Solo in queste ore i parenti hanno chiesto il “dissequestro della salma”. Dimenticata?, di certo bloccata in un limbo. Il corpo di Mariella Virga potrà finalmente compiere l’ultimo viaggio dalla cella frigorifera dell’Istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo al cimitero. Finora era confinata in quel limbo dove per gli antichi greci vagavano le persone senza sepoltura.

Per due anni è rimasto un corpo “a disposizione” dell’autorità giudiziaria che doveva accertare le cause del decesso, avvenuto il 29 novembre 2014. L’inchiesta ha fatto il suo corso, ma il corpo non è tornato alle origini. A quella polvere a cui tutti siamo destinati nel viaggio cristiano a ritroso che testimonia la fragilità dell’uomo, ma lo rende partecipe del mistero della morte e resurrezione di Cristo.

La donna aveva 71 anni quando morì sotto ai ferri all’ospedale Ingrassia. I medici tentarono con un secondo intervento chirurgico di porre rimedio ad un primo intervento di colecistectomia andato male. Almeno così ritiene la Procura di Palermo che dopo la denuncia dei familiari dispose l’autopsia sul corpo. Dopo l’esame autoptico è saltato qualche passaggio perché la riconsegna della salma ai parenti avrebbe dovuto essere immediata. Ed invece non è andata così.

Né allora, né dopo. Nel marzo del 2016 è stata deposita la perizia alla base della richiesta di rinvio a giudizio per i medici dell’equipe operatoria dell’ospedale Ingrassia. Intanto la salma restava congelata. Fino a quando, pochi giorni fa, l’avvocato Fabrizio Savarino, per conto dei familiari, ne ha chiesto il dissequestro.

“Sarebbe dovuto avvenire tutto su disposizione della Procura subito dopo l’autopsia. Non è andata così ed è un dato di fatto”, che il legale registra sottolineando la “paradossalità di quanto accaduto”. Lo stesso avvocato ammette una certa “indolenza” dei familiari, giustificata però dal coinvolgimento della magistratura da cui ritenevano di dovere ricevere un segnale. Il risultato è che solo dopo più di due anni hanno chiesto la restituzione della salma, decisa dal giudice per le indagini preliminari Lorenzo Matassa e comunicata dai poliziotti ai familiari. Mariella Virga presto non sarà più nel limbo.


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