Il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori sanitari e i disavanzi sanitari regionali, Leoluca Orlando, ha scritto all’assessore alla Sanità della Regione Sicilia, Massimo Russo, chiedendo una relazione sulla morte di un giovane di 21 anni, avvenuta il 25 gennaio scorso. Secondo la segnalazione giunta alla Commissione, il paziente era ricoverato da circa due anni e mezzo nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Siracusa perché, a causa delle crisi alle quali era soggetto, nessuna comunità terapeutica della zona lo aveva accolto.
A seguito di un provvedimento giudiziario era stata finalmente individuata una struttura disposta a prenderlo in cura: il giovane c’era arrivato il 24 gennaio ma il pomeriggio del giorno successivo, dopo una crisi, i familiari venivano avvertiti che il ragazzo sarebbe stato riportato in ospedale.
Giunti pochi minuti dopo nella comunità, avrebbero trovato il loro congiunto in condizioni preoccupanti “buttato a terra legato con un cavo elettrico e con un aspetto allarmante”. L’infermiere presente, constatando l’assenza di pressione sanguigna, si decideva a chiamare il 118, senza specificare però che si trattava di un arresto cardiocircolatorio; pertanto l’ambulanza era giunta priva di strumenti di rianimazione e di defibrillatore. Quando è finalmente arrivata l’ambulanza attrezzata al caso, il paziente era ormai deceduto.
“La Commissione d’inchiesta che presiedo, senza pregiudizio per le indagini in corso da parte della competente autorità giudiziaria – si legge sulla lettera inviata all’assessore Russo dal presidente Orlando – intende acquisire ogni dato utile a conoscere lo svolgimento dei fatti, sia in merito alle eventuali criticità organizzative riscontrate, che in ordine ad iniziative amministrative, sanzionatorie e/o cautelari assunte a fronte di eventuali responsabilità individuali. La documentazione acquisita sarà valutata per eventuali, ulteriori adempimenti di competenza”.