Movida, le regole in un fumetto | Arriva "Ma sei fuori?" - Live Sicilia

Movida, le regole in un fumetto | Arriva “Ma sei fuori?”

uno stralcio di "Ma sei fuori?"

Il comune avvia una campagna di informazione sulla recente ordinanza sugli orari e i limiti della musica nei locali pubblici e sulla vendita di bibite in contenitori di vetro e alluminio. La campagna, realizzata in collaborazione con la scuola del fumetto, si compone appunto di 6 tavole a fumetti sui diversi aspetti dell'ordinanza.

Il caso
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PALERMO – Il Comune avvia oggi una campagna di informazione sulla recente ordinanza sugli orari e i limiti della musica nei locali pubblici e sulla vendita di bibite in contenitori di vetro e alluminio. La campagna, realizzata in collaborazione con la Scuola del fumetto, si compone appunto di 6 tavole a fumetti, sceneggiate da Manlio Mattaliano, sui diversi aspetti dell’ordinanza. La campagna è volutamente realizzata con un linguaggio ed uno stile rivolto ai giovani, perché è soprattutto a loro che è rivolto l’invito al rispetto dei limiti fissati, “utili a ristabilire condizioni di convivenza civile nel rispetto delle esigenze di tutti e i diritti di tutti.”

Il testo del fumetto è disponibile all’indirizzo http://www.comune.palermo.it/noticext.php?id=2009

“Ogni volta che viene introdotta una forma di regolamentazione in settori che vedono interessi contrastanti ci sono polemiche”. Lo affermano Giusto Catania e Marco Di Marco, che ricordano che il provvedimento “fissa dei paletti che permettono ai gestori dei locali di svolgere la propria attività e ai residenti di avere una propria vita. Le regole introdotte mirano a proteggere i cittadini/consumatori e a reprimere l’abusivismo commerciale”.

Il Sindaco spiega che la scelta di indirizzare la campagna ai giovani che sono i principali fruitori della Movida è dettata dalla volontà di “risolvere quello che appare un conflitto al divertimento e diritto alla vivibilità”. “Quasi tutte le aree in cui si trovano i locali notturni – prosegue Orlando – sono aree residenziali e se queste diventano invivibili sono destinate a svuotarsi dei residenti quindi a morire lentamente per l’abbandono. Nessuno a Palermo vuole che si torni ad un centro storico morto e buio o a borgate marinare abbandonate”.


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