CATANIA – Sono apparse così, all’improvviso, su diversi balconi e facciate dei palazzi nel centro storico. Sono le lenzuola di protesta dei residenti di via Mancini, via Pulvirenti e via Landolina contro la movida selvaggia, senza regole e contro le discoteche improvvisate. “Ormai è una situazione fuori controllo – dicono alcuni di loro in via Mancini – la musica ad altissimo volume fa da padrona tutti i giorni della settimana, le transenne vengono collocate dagli stessi gestori senza nessun permesso, tubi del gas che passano a pochi centimetri dai cavi elettrici. E, tutto questo, sotto gli occhi di tutti, senza regola, senza timore”.
E, ieri, la protesta dei residenti con le lenzuola stese sui balconi delle loro abitazioni con su scritto quello che non viene rispettato e le loro “richieste”. “Basta degrado e basta all’assenza di regole – continuano – sembrerebbe un territorio di nessuno”. Si appellano all’articolo 659 del codice penale, i residenti del centro storico, che prevede un arresto fino a tre mesi e ammende che arrivano fino a 500 euro per chi, abusando di strumenti sonori oppure schiamazzi, disturba il riposo delle persone.
L’articolo 659 nasce per tutelare e salvaguardare il riposo delle persone, il loro lavoro, lo studio, la lettura. Il gesto delle lenzuola appese arriva dopo mesi di proteste contro la situazione creatasi nel centro storico cittadino, risse, discoteche improvvisate, ZTL senza nessuna regola, locali aperti fino alle 3 del mattino, una protesta contro quella che loro definiscono “la malamovida”.