PALERMO – La presidente del Movimento italiano per la gentilezza, Natalia Re, ha consegnato l’International kindness Awards ad alcune personalità che si sono distinte per aver caratterizzato la propria attività professionale all’insegna della gentilezza.
Il gelsomino giallo, scelto come simbolo per il suo colore giallo brillante che richiama il sole e la luce e per la delicatezza del suo profumo, fiore elegante, raffinato e gentile, è andato alla vicedirettrice del Tg2 Elisabetta Migliorelli, al presidente dell’Associazione Diplomatici Claudio Corbino e, presso il palazzo della prefettura di Agrigento, al Prefetto Filippo Romano.
La cerimonia di consegna degli Awards si è tenuta nella Sala Matteotti presso la Camera Deputati, nell’ambito del Convegno dal titolo “Il Valore della Gentilezza all’Interno delle Istituzioni”, iniziativa promossa in vista dell’11th World Kindness Movement Assembly, che si svolgerà a Palermo ad ottobre.
Il progetto “Sicilia gentile”
Nel corso della cerimonia è stato poi presentato il progetto “Sicilia gentile” e quello promosso in collaborazione con l’Ussm (Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni), diretto da Giuseppe Ciulla, che prevede un laboratorio rivolto a 13 minori/giovani seguiti proprio dl’Ussm, che attraverso stimoli specifici sono stati sensibilizzati ai temi della comunicazione gentile ed alle ricadute positive per la salute psico-fisica dalla presidente Re ed ai volontari del MIG.
Entrambi i progetti sono stati patrocinati dalla Regione Siciliana. “Abbiamo scelto personalità di alto profilo – ha detto la presidente Re – come il prefetto Romano. Quando un uomo delle Istituzioni riesce a trasmettere il più alto valore umano, ritengo sia il Golden Goal più importante per l’intera società”.
“È la guida sicura – continua Re – che con disciplina e rigore, protegge e cura. Valori che ritengo essere identitari nel prefetto Romano. E da Rappresentante del MIG, ineludibile voler tributare a lui il nostro riconoscimento”.
“E ancora il presidente Corbino – dice ancora Re – per la sua straordinaria capacità di infondere la cultura diplomatica a migliaia di studenti provenienti da tutto il mondo e poi la giornalista Migliorelli per essersi sempre distinta per un uso corretto ed equilibrato del linguaggio dell’informazione, nel rispetto dell’etica deontologica”.
“Una luce di speranza”
“La sola esistenza di un premio alla gentilezza – commenta il prefetto Romano – è una luce di speranza per il Mondo. E per la nostra società, troppo spesso attraversata da correnti di astio e avversità”.
“La dottoressa Re e la sua famiglia – continua Romano – hanno pagato un prezzo altissimo per la mancanza di gentilezza, essendosi scontrato un animo gentile con la rudezza di un certo modo di porgere le cose, oggi sdoganata da un linguaggio legato a modelli di malintesa franchezza”.
“Dovremmo imparare tutti – conclude il prefetto Romano – e soprattutto noi appartenenti alla Pubblica amministrazione e rappresentanti delle Istituzioni a recuperarmeno la buona educazione e possibilmente un modo umano di comunicare, esprimendoci con intelligenza emotiva”