La tassa per la raccolta dei rifiuti sta aumentando ancora. Secondo un dettagliato resoconto pubblicato da un quotidiano, la bolletta per i siciliani sarà più cara: tra il 20 e il 50%. La tassa si paga, ovvio ricordarlo, perché così gli operatori ecologici raccolgono le sporcizie, altri operatori la distruggono dove possono e come possono. Nel primo caso, a memoria d’uomo, non si ricordano strade pulite. Nel secondo, sono ben visibili i cumuli sparsi un po’ ovunque. Abbiamo già raccontato cosa pensava il grande Goethe (sintetizzabile con un “ma che schifo”). E’ vero anche che di nostro ci mettiamo molto nel contribuire a rendere il panorama siciliano perennemente uguale nel corso dei secoli.
Ora in nostro soccorso arriva anche l’indagatore dell’anima, Sigmund Freud. Il padre della psicoanalisi visitò Palermo nel 1910 restando incantato dalla sua bellezza. Definì la Sicilia la regione più bella d’Italia: “Fonte di ispirazione”, ma in una lettera a Jung si chiedeva: “Perchè a tanta bellezza naturale, a tanta ricchezza artistica, corrisponde negli indigeni una sorta di compulsione allo sfregio, un’adattabilità alla sporcizia? Come possono gli eredi di alcune delle più nobili civiltà (greca classica, ebraica, greco-bizantina, islamica, cristiana…) del pianeta avere così poca cura della propria memoria e del proprio habitat?” Qualcuno ha la risposta?
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